Cinghiali, anche l’UPI vuole l’emergenza nazionale. Chiesto confronto con Governo

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Cinghiali in sovrannumero: una emergenza nazionale che viene certificata anche dall’interessamento dell’Unione Province Italiane che nelle scorse settimane si è riunita per affrontate il tema su proposta di Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera. Piccole realtà e grandi metropoli vengono purtroppo oggi accomunate da una problematica che però, fa tuttora registrare uno scarso interesse da parte della politica e degli enti chiamati ad intervenire.

I cinghiali non si limitano più a restare nel loro habitat tra i monti e il verde ma, sempre più, risultano attirati anche dalle grandi città dimostrando capacità di adattamento alla vita in città. I cinghiali lasciano il loro ambiente montano alla ricerca di cibo che trovano senza difficoltà nei campi coltivati nelle aree più periferiche e tra bidoni di immondizia in città come Roma.

Casi questi che, però, mettono in costante pericolo le persone, oltre a danneggiare fortemente l’economia dei territori come avviene nell’area del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni dove si registrano da anni casi di piantagioni devastate dagli ungulati. Mesi di lavoro e importanti investimenti che ogni anno risultano poi vanificati dal passaggio dei cinghiali che nei terreni trovano il loro cibo. Non sono poi rari ormai i casi in cui gli animali diventano anche un pericolo per le persone.

Sono diverse le denunce che in queste settimane nel Vallo di Diano hanno raccontato di persone ed automobilisti che si sono trovati di fronte gli animali, in branco o singoli, con rischio per la loro incolumità.

Le numerose denunce avevano, nei primi giorni di ottobre, imposto un confronto tra istituzioni, cittadini e associazioni sul tema promosso dall’ente Parco Nazionale Cilento Vallo dio Diano e Alburni al termine del qualesi era deciso di impegnarsi per chiedere che il fenomeno della presenza massiccia dei cinghiali diventasse tema di emergenza nazionale.

Stessa proposta è stata avanzata anche dall’Unione Province Italiane che, nel corso della conferenza unificata dello scorso 24 ottobre, ha avuto modo anche di discutere, in riunione straordinaria dell’emergenza cinghiali, su proposta del presidente della Provincia di Matera, nel corso del quale è stata avanzata la proposta di avviare un confronto di carattere nazionale sul tema dell’emergenza cinghiali tra Governo, Regioni ed Enti Locali.

“La moltiplicazione di cinghiali in tutto il Paese – ha commentato Marrese – sta mettendo in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti, e l’indebolimento delle polizie provinciali imposto dalla riforma delle Province ha reso sempre meno stringenti ed efficaci i controlli. Serve un’azione sinergica di tutte le istituzioni, per trovare soluzioni strutturali ed efficaci nel lungo periodo, ma occorre anche affrontare le problematiche relative al risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica. Gli agricoltori aspettano risposte da tempo ”.

Anna Maria CAVA

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