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Lo scorso 3 novembre è giunta la comunicazione a mezzo mail della chiusura del carcere di Sala Consilina con la richiesta rivolta alla direttrice Felaco di provvedere all’immediato trasferimento dei detenuti e delle suppellettili. Un provvedimento che, seppur atteso dalla popolazione, ha però risvegliato astio ed acredine sul territorio, alla ricerca di responsabili e di chiari segni di inversione di tendenza che al momento sta portando soltanto alla desertificazione di un territorio e all’assenza di prospettive per il futuro. Tra i responsabili di quanto sta accadendo, per il presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani di Sala Consilina, l’Avv. Angelo Paladino, l’amministrazione comunale guidata da Francesco Cavallone, rea, a suo dire, di aver intavolato iniziative a sostegno del carcere quando ormai era già stato emesso il decreto di chiusura e il trasferimento già consumato. Questa mattina al Conferenza Stampa presso il Bar Coppola, nei pressi dell’ex tribunale, proprio per parlare della chiusura del carcere.