Centro sportivo meridionale, messa in liquidazione. Esposito attacca i sindaci

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Lunedì è arrivata la delibera per la messa in liquidazione dell’ente Consorzio Centro Sportivo Meridionale. Una decisione dovuta al mancato rispetto del pagamento delle quote consortili da parte di 10 dei 13 enti soci fondatori del consorzio con un conseguente accumulo di debiti. A non essere in regola con i pagamenti tra gli enti fondatori sono i comuni di Teggiano, Corleto Monforte, Auletta, San Rufo, Monte San Giacomo, Sassano, Padula, Buonabitacolo, Atena Lucana oltre alla Comunità Montana Vallo di Diano. Ad oggi in regola con i pagamenti risultano solo i comuni di Caggiano, Polla e San Pietro al Tanagro che sono anche gli unici comuni ad avere potere decisionale in consiglio e in assemblea. Per poter procedere alla liquidazione dell’ente è necessario l’approvazione in assemblea a maggioranza dei soci fondatori. Non avendo la potere decisionale per effetto del mancato versamento delle quote consortili, nella serata di ieri è stata approvata una modifica allo statuto per far si che, la messa in liquidazione possa essere decisa con delibera di consiglio comunale. Prossimo passaggio la trasmissione ai comuni interessati della delibera del Consorzio per l’approvazione da parte dei consigli comunali interessati della messa in liquidazione dell’ente consortile. Una decisione che il sindaco nonché presidente dell’Ente Vittorio Esposito commenta spiegando le ragione che hanno portato alla decisione e quali possono essere le possibili conseguenze

Anna Maria CAVA

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