Centola, località protetta per l’imprenditore che ha sparato al ladro. Si temono spedizioni punitive

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La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha disposto il trasferimento in località anonima e protetta per l’imprenditore 60enne e la sua famiglia che, nella serata di domenica 22 giugno ha sparato contro un gruppo di ladri di origini albanesi che si erano introdotti nell’abitazione prelevando oggetti e pistole regolarmente detenute dall’imprenditore. Una sparatoria che aveva provocato il grave ferimento di uno dei tre e la morte di un altro il cui corpo era stato poi trasportato in un dirupo in Loc. San Severino di Centola. Una decisione assunta dall’autorità giudiziaria a seguito anche di disordini che si sono registrati a seguito la scoperta del corpo del giovane albanese morto e che aveva lasciato ipotizzare la volontà della comunità albanese di cui era componente il 26enne rimasto ucciso nella sparatoria. Per l’imprenditore, al momento indagato per i reati di omicidio colposo e occultamento di cadavere, oltre che lesioni gravi ai danni di altro componente della banda di criminali, non sono state disposte misure cautelari. Si resta in attesa degli accertamenti scientifici con l’autopsia da eseguire sul corpo del ladro colpito a morte e le analisi sul materiale in cui il corpo è stato ritrovato dopo che, lo stesso imprenditore, aveva spontaneamente ammesso l’omicidio indicando anche il luogo dove il corpo era stato gettato. Intanto però, la vicenda, solleva ancora una volta l’allarme sull’insicurezza percepita dai cittadini sul territorio. A seguito dell’accaduto, infatti, i sindaci dei comuni cilentani hanno deciso di riunirsi ed hanno chiesto anche alle autorità competenti in materia di sicurezza di partecipare all’incontro in programma il prossimo 3 luglio per ribadire nuovamente lo stato di grande paura che si avverte tra le comunità colpite e per chiedere che vengano individuate strategie utili per migliorare il grado di sicurezza in modo da frenare il fenomeno di furti e rapine nelle abitazioni private e negli esercizi commerciali che hanno ormai esasperato le popolazioni interessate. Intanto si registrano numerosi attestati di solidarietà nei confronti dell’imprenditore di Centola che ha sparato. A manifestare la sua vicinanza e comprensione al 60enne anche il sindaco di Cuccaro Vetere Simone Valiante che, confidando nel lavoro della magistratura ha anche, con le sue parole, cercato di far comprendere lo stato d’animo in cui si è trovato l’imprenditore. “Se una banda di delinquenti entra in casa tua di notte – dichiara Valiante – mettendo in pericolo la tua famiglia, difendersi non è solo legittimo ma sacrosanto”. Intanto continuano le indagini anche per individuare ilm terzo complice dei furti consumati perpetrati nella serata di domenica, a danno di due villette di Loc. Foria di Cnetola

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