Caso Mastrogiovanni. Ieri la sentenza della Corte d’Appello, condannati medici e anche infermieri

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E’ stata scritta ieri un’altra pagina sulla vicenda di Franco Mastrogiovanni. Il maestro delle elementari che nell’agosto del 2009 fu sottoposto nell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania a trattamento sanitario obbligatorio in seguito al quale morì dopo essere rimasto legato per 4 giorni ad un letto di contezione. Ieri pomeriggio, dopo quattro anni di attesa, è arrivata la sentenza dei Giudici della Corte d’Appello  di Salerno che hanno condannato sei medici e anche gli undici infermieri che il Tribunale di Vallo della Lucania aveva assolto nell’ottobre 2012. Quando è morto, il maestro di Castelnuovo Cilento aveva 58 anni e insegnava alle scuole elementari di Pollica. La sua vita era stata segnata da eventi traumatici che lo avevano portato ad avere terrore verso le forze dell’ordine. Dopo aver passato la mattinata del 31 luglio in fuga dai Carabinieri, fu preso su una spiaggia dove si era rifugiato e portato al “San Luca”. Qua furono le immagini delle telecamere di videosorveglianza a mostrare come fu trattato nei quattro giorni di ricovero. Legato mani e piedi al letto, digiuno e solo, senza che nessuno si preoccupasse di nutrirlo.  Per i giudici, le cui condanne confermano l’illegalità della contenzione, la sua morte fu conseguenza di un altro reato, quello di sequestro di persona, e ne furono responsabili non solo i medici ma anche gli infermieri, che lo videro e non intervennero.  Le pene inflitte con la sentenza di ieri vanno per tutti dai 13 mesi ai 2 anni, per i sei medici già condannati in primo grado sono state dimezzate scendendo sotto la soglia dei due anni, il che consente di sospenderne l’esecuzione, ed e’ stata anche revocata l’interdizione temporanea dai pubblici uffici inflitta in primo grado. Potranno quindi lavorare anche nell’ospedale di Vallo della Lucania, dove proprio ieri il reparto di psichiatria, chiuso dopo la morte del maestro Mastrogiovanni, è stato riaperto.

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