Caso Coscioni, le reazioni. Polichetti: “inaccettabile”. Bicchielli: “nessun rispetto della legge”

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Il provvedimento reso esecutivo nella giornata di ieri a carico del Dott. Enrico Coscioni responsabile del dipartimento di Cardiochirurgia del Ruggi d’Aragona di Salerno, ritenuto responsabile di aver proseguito nell’esercizio dell’attività medica ed anche nel suo ruolo di responsabile del reparto, nonostante il divieto imposto dalla Procura, ha suscitato reazioni questa volta molto dure nei confronti del primario. Anche chi, in un primo momento aveva manifesto la sua solidarietà nei confronti del medico e della sua equipe, si trova ora ad attaccarlo duramente soprattutto per il comportamento irrispettoso nei confronti della legge e di quanto disposto dell’Autorità Giudiziaria. A manifestare il disappunto in particolare il Dott. Mario Polichetti, già Responsabile del Reparto di Gravidanza a Rischio del Ruggi d’Aragona che attacca il collega ritenendo il suo comportamento “inaccettabile”.

“In passato – ricorda Polichetti – lo abbiamo difeso per solidarietà tra colleghi, ma oggi non posso che esprimere profondo sdegno. Il comportamento di Enrico Coscioni è stato inaccettabile, soprattutto in un contesto delicato come quello della sanità pubblica, dove la fiducia e il rispetto delle regole sono fondamentali per la tutela dei pazienti”. Sottolineando come in un primo momento aveva ritenuto opportuno manifestare lealtà professionale nei confronti del collega, evidenzia anche come, allo scattare del nuovo provvedimento non può mantenere lo stesso tipo di atteggiamento anche perché, a suo parere, continuando ad esercitare nonostante il divieto, ha messo a rischio l’intero sistema sanitario locale. comportamento ritenuto gravissimo da Polichetti. “Mi aspetto – dichiara – che l’Ordine dei Medici prenda provvedimenti seri. Non possiamo permettere che episodi del genere mettano in cattiva luce l’intera comunità medica. È necessario intervenire con fermezza per salvaguardare la credibilità della nostra professione”.

Anche l’On. Bicchielli è intervenuto in merito alla questione ricordando anche le motivazioni che avevano spinto la procura ad emettere il divieto di esercizio della professione, ossia la morte di un paziente e dunque la necessità di fare chiarezza sia per la persona che ha perso la vita che per la sua famiglia. “Si aggrava la posizione del primario di cardiochirurgia del Ruggi – dichiara Pino Bicchielli vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati e membro della Commissione Difesa e Antimafia – che ha ricevuto anche il divieto di dimora. Questo significa che, da sempre, è venuto a mancare il rispetto per la legge ed è gravissimo che ciò sia avvenuto. Parliamo di un uomo che ha perso la vita e la famiglia merita di conoscere la verità e di avere giustizia”. L’On. Bicchielli, in conclusione, facendo leva sul caso Coscioni attacca anche la politica regionale ed in particolare la gestione della sanità. “Ormai – dichiara non ci stranisce più il silenzio del direttore generale dell’Aou Ruggi d’Aragona che non poteva non sapere e non ci stranisce il modus operandi del sistema deluchiano che continua a dimostrare insofferenza al rispetto delle leggi. Nel frattempo, – conclude – negli ospedali si continua a morire. E nessuno sembra intenzionato a fare qualcosa”.

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