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Con lettera protocollata nella mattinata di ieri il vice sindaco di Casaletto Spartano, Enrico Galatro ha rassegnato le proprie dimissioni. Nella missiva si legge: “Probabilmente avrei dovuto fare questa scelta già […] nel settembre 2015 quando fui accusato di “inciuci politici” non veri. Da allora – prosegue Galatro – ho cercato in tutti i modi di recuperare con te, Sindaco, un dialogo politico-amministrativo; ma ahimé le cose non hanno fatto altro che peggiorare”. Per Galatro “l’atteggiamento politico ed amministrativo del Sindaco […] contraddistinto da attitudini ostili nei miei confronti e nei confronti della cittadinanza” è stato il fattore scatenate “il declino della vigente maggioranza”. “Troppi accadimenti – prosegue Galatro – che hanno allungato i tempi di molti obiettivi […] che hanno compromesso la credibilità del nostro lavoro”. “Siamo stati costretti a lavorare in un ambiente privo di programmazione e organizzazione che ha prodotto risultati carenti”. “Non abbiamo avuto l’onore di vederci assegnate le deleghe – si legge ancora – le quali più volte richieste […] richieste rimaste sempre ignorate”. “Così come è stato tralasciato qualunque tipo di iniziativa […]” portando “a non avere un ruolo politico e un campo su cui poter lavorare”. Poi in conclusione Enrico Galatro elenca alcune azioni, in particolare otto, che – a suo dire – “hanno rallentato l’andamento e lo sviluppo” del paese: dall’assenza di provvedimenti adottati per l’assenza di medici in orari notturni, alla mancanza di rapporti istituzionali con cittadini, associazioni, aziende e istituzioni passando per la mancanza di gestione dei Capelli di Venere, all’utilizzo degli incassi dell’area “Cappello” per la chiusura dei bilanci comunali e non per altre attività, al mancato spostamento della scuola media, ai numerosi procedimenti di giustizia che hanno coinvolto l’amministrazione, all’assenza di programmazione di lavori e iniziative, la presentazione della festa “A Zita 2017” che mai si è concretizzata.
Giuseppe Opromolla