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L’Avv. Francesco Romano è decaduto dalla carica di consigliere comunale a Casalbuono. Ha pendenze tributarie con il Comune, il che lo rende incompatibile al ruolo.
La vicenda che lo ha visto protagonista è partita subito dopo le elezioni dello scorso 26 maggio. La prima seduta di Consiglio comunale, quella di insediamento, non mancò infatti di riservare sorprese: al momento della convalida degli eletti fu sollevata l’incompatibilità per lui sulla base dell’art.63 comma 4 del TUEL che individua le cause ostative all’espletamento del mandato elettivo. In sostanza si disse che non avrebbe potuto rivestire il ruolo di consigliere a causa di una pendenza tributaria con l’Ente. Gli furono concessi dieci giorni per produrre le sue controdeduzioni da valutare nel consiglio comunale successivo. O per eliminare la causa di incompatibilità. La “memoria di deduzione” di Francesco Romano è arrivata puntuale ma quando l’assise si è riunita lo scorso 4 luglio non l’ha ritenuta esaustiva decidendo a quel punto di concedere ulteriori dieci giorni perché saldasse il debito.
“Ad oggi – si legge nella delibera del Consiglio comunale tenutosi ieri sera – scaduto il termine assegnato, non risulta acquisito da parte del Signor Romano Francesco alcun riscontro formale, né risulta essere avvenuto il pagamento dei debiti accertati, contestati ed ingiunti, regolarmente notificati”. È stato quindi deliberata la decadenza del consigliere Romano Francesco con 7 voti favorevoli e due contrari. I consiglieri Biagio Mango e Massimo Pace non concordano con quanto stabilito dalla maggioranza e consegnano anche una nota per chiarire la loro posizione rispetto all’intera vicenda. Che comunque non può dirsi terminata in quanto contro la decisione è previsto di poter ricorrere al tribunale competente.
Rosa ROMANO
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