Con l’estate arriva puntuale il problema della carenza idrica. Dovuta un po’ alla scarsità di precipitazioni atmosferiche, un po’ all’aumento sensibile della popolazione anche non residente ma anche all’eccessivo consumo, a volte indiscriminato, da parte degli utenti.
Sono necessari quindi provvedimenti di pubblico interesse nel limitarne il consumo. In diversi Comuni è vietato utilizzare l’acqua proveniente dagli acquedotti comunali per usi diversi da quello domestico.
Iniziano ad arrivare i primi avvisi e ordinanze. In particolare si sono già mossi i sindaci di Buonabitacolo, Montesano sulla Marcellana e San Pietro al Tanagro.
Ora anche Sanza. Il Vicesindaco, Antonio Lettieri, nei giorni scorsi ha firmato un’ordinanza che vieta fino al 31 agosto il consumo di acqua potabile per: l’irrigazione dei campi e/o l’innaffiamento di orti e giardini; il lavaggio di autoveicoli e simili e di spazi ed aree pubbliche e/o private; il riempimento di vasche, fontane o piscine. Sono esclusi i normali usi domestici, igienico – sanitari, antincendio e produttivi.
Considerata la situazione di emergenza idrica che ormai da qualche settimana sta colpendo il territorio, si è ritenuto necessario imporre che i consumi di acqua differenti da quelli domestici e civili – spiega Lettieri – Il fine è quello di preservare le riserve, contenere gli sprechi ed evitare fenomeni di abbassamento della pressione nella rete idrica cittadina e quindi possibili interruzioni di servizio.
“L’emergenza idrica è davvero molto preoccupante – afferma il Vicesindaco – oltre al rispetto dell’ordinanza, invito i cittadini ad utilizzare il buon senso e a limitare i consumi superflui, introducendo semplici accorgimenti nelle abitudini quotidiane. E anche nel caso dovesse piovere bisognerà continuare ad evitare gli sprechi: non basterà qualche temporale per risolvere una situazione drammatica che avrà serie ripercussioni economiche e sociali”.