Caporalato. La Camera approva e le pene diventano piu’ severe

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La Camera ha dato nella giornata di ieri il via libero definitivo alla legge sul caporalato, la legge che, difatti, colpisce chi sfrutta i lavoratori. La norma approvata dal Governo prevede pene più severe: d’ora in poi saranno sanzionabili, anche con la confisca dei beni, non solo gli intermediari illegali ma anche i datori di lavoro consapevoli dell’origine dello sfruttamento. Ci sarà anche un aiuto concreto alle vittime del caporalato, con l’estensione delle provvidenze del fondo anti-tratta. Lo strumento di controllo e di prevenzione del lavoro nero in agricoltura sarà, ed è questa una delle novità introdotte, la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Le amministrazioni statali avranno un ruolo importante nella vigilanza e nella tutela delle condizioni di lavoro nel settore agricolo, attraverso un piano congiunto di interventi per l’accoglienza di tutti i lavoratori impegnati nelle attività stagionali di raccolta dei prodotti agricoli. Un piano che sarà stabilito con il coinvolgimento delle Regioni, delle province autonome e delle amministrazioni locali, nonché delle organizzazioni di terzo settore. La legge ha segnato le reazioni positive anche dei sindacati e della Coldiretti. “Si tratta di un passo determinante per dare dignità al lavoro nei campi – ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo che aggiunge: “’ora va tutelato anche per i prodotti importati che arrivano in Italia troppo spesso sottocosto proprio a causa dello sfruttamento, anche minorile”.

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