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Continua nel Cilento l’impegno del Comitato “Non inquino la mia terra” per combattere gli sversamenti illegali e per proporre alla comunità soluzioni sostenibli per il territorio. Sabato 22 febbraio alle 10, nella sala Erica di Piazza Santini a Capaccio Scalo, si terrà un incontro dal titolo “L’impatto dei reflui zootecnici, problematiche e soluzioni più sostenibili per il territorio”.
Con questa iniziativa, il Comitato “Non inquino la mia terra”, costituitosi a seguito dello sversamento di reflui bufalini finiti in mare lo scorso 13 agosto a Capaccio Paestum, intende stimolare, ancora una volta, il dibattito sulle possibili soluzioni tecnologiche più sostenibili per il territorio, nell’ottica di uno scambio di conoscenze che miri ad una diversificazione impiantistica del trattamento dei reflui zootecnici.
All’incontro saranno presenti Stefano Castiglione professore all’Università degli Studi di Salerno, Angelo Zoppi consigliere AISA -Associazione Italiana Scienze Ambientali, Francesco Alfieri Sindaco di Capaccio Paestum, Antonio Briscione Presidente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita-Marzano e Mariateresa Imparato Presidente di Legambiente Campania. A coordinare i lavori sarà Michele Contegiacomo rappresentante del Comitato “Non inquino la mia terra”. Nel corso dell’evento saranno presentati i dati sul monitoraggio del fiume Sele, condotto dai volontari dei campi estivi di Legambiente accompagnati da esperti dell’associazione.
Secondo i dati emersi lo stato di qualità del fiume è risultato “Elevato” per i campioni prelevati nei comuni di Caposele, di Contursi Terme e di Serre, mentre il punto prelevato nel comune Capaccio alla foce del fiume Sele ha mostrato uno stato di qualità “Cattivo”, evidenziando quindi un peggioramento della qualità chimica delle acque. Complessivamente 4 campioni su 5 risultano avere un livello di qualità “Elevato”.
Antonella D’ALTO