Capaccio Paestum, 15 consiglieri pronti alle dimissioni per consentire il voto in primavera

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Capaccio Paestum al voto in primavera. Una possibilità frutto del senso di responsabilità dei consiglieri comunali di Capaccio che, nella giornata di ieri, dopo le numerose vicissitudini legate alla lettera di dimissioni inviata dal Sindaco Franco Alfieri, che per il prefetto non poteva essere accettata in quanto priva dell’autentica sulla firma, hanno deciso di farsi carico loro della decisione che stenta ad arrivare dal Sindaco nonostante da 5 mesi sia stato sospeso dall’incarico in quanto indagato in una inchiesta per corruzione e turbata libertà d’incanto in occasione dell’assegnazione di interventi su impianti di illuminazione della città.

Il primo cittadino con carica anche di Presidente della Provincia di Salerno, agli inizi dell’ottobre scorso è stato tratto in arresto prima con la misura cautelare del carcere, successivamente e tuttora agli arresti domiciliari e, in tutto questo tempo, nonostante le varie pronunce che gli hanno impedito di tornare a svolgere il suo incarico confermando la misura cautelare, non ha mai ipotizzato di presentare le dimissioni in modo da consentire ai cittadini del suo comune di tornare al voto. Lo ha fatto solo qualche giorno fa con una lettera in cui ha rassegnato le sue dimissioni, pare senza ritenerle irrevocabili, e priva dell’autentica della firma. Dimissioni che, così come concepite, non avrebbero consentito ai cittadini di Capaccio Paestum di tornare alle urne nella prossima tornata elettorale e dunque lasciando l’ente ad agire in una situazione di totale incertezza. Ci hanno pensato dunque, pare 15 consiglieri comunali, ad assumersi la responsabilità per consentire il ritorno alle urne nella prossima primavera, seppur la data esatta non è ancora stata fissata dal Ministero dell’Interno.

Già da ieri sera 19 febbraio, i consiglieri comunali, dopo essere venuti a conoscenza dell’invalidità della lettera di dimissioni del sindaco Alfieri, abbiano avviato una serie di confronti per staccare la spina all’amministrazione comunale. Decisione assunta nonostante i tentativi della vice sindaco Maria Antonietta Di Filippo che, negli ultimi 5 mesi ha guidato il comune, di impedire il gesto e attendere i 20 giorni necessari per rendere effettive le dimissioni di Alfieri che, al momento, non sono comunque valide. In ogni caso, l’attesa del lungo periodo comporterebbe anche di saltare il ritorno alle urne della prossima primavera con un rischio commissariamento di oltre 1 anno ed elezioni nel 2026. Alla conferma dell’invalidità della firma sulle dimissioni, come confermato dal Prefetto di Salerno, i consiglieri hanno dunque deciso di prendere in mano la situazione e, per oggi, presentarsi davanti al notaio per la firma sul documento che certificherà anche la decadenza dell’intero consiglio comunale e l’immediata nomina del commissario prefettizio da parte del Prefetto che, arrivando prima di domenica 23 febbraio, consentirà ai cittadini di Capaccio Paestum di tornare alle urne

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