Canile Comprensoriale, Accetta spiega il percorso per la realizzazione dei lavori

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Non si placa la polemica sul mancato completamento del canile comprensoriale a Sala Consilina che dovrebbe servire tutti i comuni del Vallo di Diano. Ad intervenire è il presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta che con una nota, ripercorre la storia dei lavori e annuncia la presentazione di formale diffida alla ditta incaricata al completamento e alla gestione del canile. Nei giorni scorsi, sono state sollevate nuove polemiche per il mancato completamento dei lavori. Da qui un lungo botta e risposta che ha coinvolto, oltre che la ditta aggiudicataria di lavori e gestione, anche la comunità montana, con la replica affidata al presidente Accetta che, partendo dalla decisione assunta con i comuni per la realizzazione di un canile unico per i territorio, ha spiegato quanto accaduto nel tempo e le motivazioni che hanno spinto verso il ricorso ai privati. Il canile, che dovrebbe sorgere in località Marrone a Sala Consilina, su un area di proprietà dell’ente montano che doveva realizzare l’opera su delega dei comuni e con fondi degli stessi. Successivamente però, la difficoltà per i comuni a reperire le risorse necessarie, ha costretto la Comunità Montana Vallo di Diano ad assumersi l’onere per la realizzazione dell’opera. “A tutt’oggi – fa sapere il presidente della Comunità Montana – sono state realizzate opere per oltre 520 mila euro di cui oltre 80 mila concessi con Mutuo  Cassa DD.PP. poco meno di 62 mila euro come acconto del 50% di contributo Regione Campania, e quasi 378 mila euro fondi messi a disposizione della Comunità Montana, per lavori che hanno interessato: recinzione; ‘innalzamento dell’area di calpestio contro problemi alluvionali; struttura ricettiva sanitaria con locali di servizio per il personale; 20 box prima accoglienza e 40 lunga permanenza per ospitare dai 200 ai 400 cani; tutti lavori da completare”. Non avedno i comuni le risorse per completare l’opera si è quindi deciso di affidare lavori e gestione ad una ditta privata che aveva garantito il completamento dell’opera entro 625 giorni dall’inizio dei lavori. La ditta ha ottenuto il riconoscimento dell’appalto nel 2015, con stipula del protocollo avvenuta nel 2016 mentre i lavori sarebbero iniziati nel giugno del 2017. Per Accetta però i lavori andrebbero a rilento pertanto ha annunciato di voler presentare formale diffida alla ditta incaricata la Impresim srl di Padula. “Avendo constatato – spiega il presidente della Comunità Montana – un andamento lento dei lavori, si procederà, nei prossimi giorni, a comunicare formale diffida alla ditta Concessionaria affinché si attivi per portare avanti i lavori secondo il cronoprogramma proposto. Come si evince, – conclude – il ritardato completamento dell’opera, espone ancora l’Ente per inadempienze connesse al completamento, che, nonostante tutto, ha cercato in ogni circostanza di sopperire alle carenze di altri”.

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