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Il “Piano strategico regionale per l’Internazionalizzazione” è stato approvato in Regione Campania in Giunta con deliberazione n. 525 del 08 agosto scorso, pubblicata poi sul B.U.R.C. n. 63 del 14 agosto. E oggi diventa realtà. In modo particolare, il Piano, in linea con la “Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente” (RIS3 Campania), ha come mission le politiche di intervento che si servono di strumenti operativi indirizzati a incentivare e stimolare l’apertura internazionale di tutto il sistema Campania.
Al centro di questo Piano le micro e le piccole e medie imprese che sono aziende le cui dimensioni rientrano entro certi limiti occupazionali e finanziari prefissati. Per questa ragione, e anche per le oggettive difficoltà di attrarre capitali, la Regione Campania, in questo caso, si è attivata per mettere in atto politiche di sostegno a loro favore. In questa ottica, volendo individuare i settori verso i quali indirizzare soprattutto e in primis le politiche di intervento in materia di internazionalizzazione, il Piano strategico regionale vuole dare priorità a quegli ambiti che, in una prospettiva di medio – lungo termine, presentano un maggiore potenziale di sviluppo, in coerenza con le traiettorie tecnologiche tratteggiate dalla RIS3 Campania, valorizzando, i settori tradizionali di esportazione. Una finalità in linea anche con quanto previsto nel Patto per lo sviluppo economico della Regione Campania, sottoscritto il 24 aprile 2016.
Ciò rientra nel Decreto Dirigenziale n. 53 del 16 marzo – POR CAMPANIA FESR 2014-2020 – Asse III – Obiettivo Specifico 3.4 – Azione 3.4.2. Un momento fotografato anche da Il Sole 24Ore che parla di un incremento di fatturato straordinario per le medie imprese del Mezzogiorno che dal 2006 al 2016 hanno messo a segno un punto importante nelle vendite, esportazioni e occupazione.
Antonella Citro