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Sono iniziati oggi e dureranno fino al 29 settembre i saldi estivi in Campania. L’auspicio degli operatori del settore è che come tutti gli anni le svendite di fine stagione possano rappresentare una boccata di ossigeno per i commercianti, soprattutto quelli del settore moda. In molte regioni i saldi partiranno sabato 5 luglio: in Campania, invece, si anticipa di tre giorni e così si parte da oggi nelle province di Napoli, Avellino, Caserta, Benevento e Salerno. Quest’anno a causa della congiuntura economica negativa e anche del clima piovoso delle ultime settimane, le vendite sono state al di sotto delle aspettative. A ridurre ulteriormente il volume di affari dei commercianti tradizionali anche il continuo diffondersi di outlet e centri commerciali, che applicano prezzi ribassati per l’intera stagione. “Il bonus di 80 euro potrebbe rivelarsi un incentivo all’acquisto per i saldi – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc (L’associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori e degli utenti)- sempre che i commercianti puntino sulla qualità dei prodotti e su prezzi equi, giusti e sostenibili. E’ stato un anno difficile, le famiglie sono state tartassate e i soldi a disposizione sono limitati, nonostante il bonus. Ci auguriamo –conclude Santini- che quest’occasione non vada sprecata”. Non proprio ottimistiche le previsioni del Codacons: secondo l’associazione dei consumatori la riduzione degli acquisti da parte dei cittadini che si attesterà attorno al -8% e la spesa procapite, durante i saldi estivi 2014, non supererà quota 65 euro. Meno di una famiglia su due, circa il 45%, approfitterà dei saldi per fare qualche acquisto e ci sarà più attenzione rispetto agli anni passati ai prezzi. L’invito ai consumatori da parte del Codacons è quello di comprare nei negozi di fiducia e di controllare, prima di acquistare un capo, che sul cartellino sia riportato, oltre il prezzo ribassato, anche quello originario, con la percentuale di sconto applicata. Alcuni negozianti infatti potrebbero annunciare ribassi del 70/ 80 per cento, mentre mediamente nelle prime settimane di svendita lo sconto applicato non dovrebbe superare il 30/ 50%. In questi casi spesso la percentuale di sconto applicata è in verità inferiore a quella riportata, oppure si tratta di merce rimasta in magazzino dalle precedenti stagioni. Altro consiglio da parte del Codacons è quello di conservare sempre lo scontrino, perché i capi in svendita si possono cambiare se presentano un difetto. Infine l’obbligatorietà, per quanto incerta, di avere un POS e di accettare pagamenti con carta per importi maggiori di 30 euro, potrebbe costituire un deterrente verso tutti quei comportamenti disonesti, lasciando spazio alla trasparenza.