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Al via la nuova fase di Garanzia Giovani in Campania. Pubblicato sul Burc l’avviso per la partecipazione al catalogo formativo, che ha lo scopo di fornire ai giovani partecipanti le conoscenze e le competenze necessarie a facilitare l’inserimento lavorativo.
Una misura che agevola, tra le altre cose, la riqualificazione dei giovani con un titolo di studio debole, o con caratteristiche personali di fragilità, o che hanno abbandonato i percorsi universitari intrapresi, passando attraverso attività formative finanziate fino ad un massimo di 4.000 euro. Destinatari di questa misura sono i giovani di età compresa tra i 16 a 35 anni. Le proposte finanziabili sono quelle legate alla valorizzazione del patrimonio artistico – culturale, dei mestieri della tradizione, dell’artigianato artistico e degli altri settori nei cui ambiti si innestano processi di innovazione e digitalizzazione.
Tra le novità della fase II del programma vi è il limite massimo di età, esteso dai 30 ai 35 anni, ed una nuova piattaforma che pone il distinguo tra Neet e non Neet (persone, quest’ultime, che non hanno né cercano un impiego, che non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale). Ci saranno 36 mesi di tempo per spendere i 205 milioni di euro a disposizione.
Nei tre anni del primo programma di Garanzia Giovani, finanziato per 191 milioni, dal 2015, sono stati assunti 40.544 giovani, sfruttando soprattutto i nuovi strumenti del self employment e del bonus occupazionale. Con l’autoimprenditorialità sono state create 588 nuove piccole aziende da giovani under 30. La prima fase di Garanzia Giovani ha raggiunto quasi il 100% della spesa e su alcune misure si è andati in overbooking. Ma non sono mancati i problemi. Soprattutto sulla verifica amministrativa dello stato dei Neet, la parte più critica sulla quale adesso si stanno soffermando le autorità di audit.
Federico D’ALESSIO