Nel pomeriggio di martedì scorso è stata fatta esplodere, con un’operazione di brillamento, la parete rocciosa pericolante che stava bloccando i lavori mi messa in sicurezza della strada del Mingardo che collega Marina di Camerota a Palinuro.
Scelte e modalità condannate con fermezza da Legambiente Campania. Sulla questione è intervenuta con una nota la presidente Mariateresa Imparato.
“Circa 30mila kg di esplosivo – scrive in una nota – per far saltare costoni in area parco non sono una politica di messa in sicurezza, ma una scelta incomprensibile e incoerente con quelli che dovrebbero essere gli obiettivi e le azioni di mitigazioni e salvaguardie di ecosistemi importanti come quelli presenti nel territorio tra Camerota e Palinuro nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Condanniamo con fermezza scelte e modalità che vanno nettamente nella direzione opposta di tutela e di interventi di ingegneria naturalistica a ridotto impatto. Non c’è sviluppo e prospettiva per questa area con visioni obsolete che ci riproiettano in un passato dove politiche del genere hanno condannato il Cilento, che ancora ne paga lo scotto, all’isolamento e all’incuria. Il territorio ha bisogno di cambiare rotta, a partire dalla messa a bando di interventi del genere, con un progetto complessivo di messa in sicurezza e cura dell’intero territorio del Parco e della fragile costa”.