Tutte le coltivazioni sono ingannate dal clima, una situazione che preoccupa Coldiretti poichè – sottolineano – l’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici.
La natura è in tilt per il caldo anomalo che si è registrato finora, le mimose sono già fiorite con tre mesi di anticipo. Le coltivazioni si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa e le produzioni sono a rischio con il probabile arrivo del freddo e del maltempo. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle insolite alte temperature.
A preoccupare – spiega la Coldiretti – è la concreta possibilità che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri. Ma in difficoltà è anche il mondo animale con casi di api che disorientate dalle alte temperature si risvegliano ed escono dagli alveari con il pericolo concreto di venire decimate dall’arrivo del freddo.
Il 2022 si classifica come l’anno più bollente mai registrato prima con una temperatura di oltre un grado superiore alla media storica e in cui sono cadute quasi 1/3 di precipitazioni in meno. Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. In agricoltura – conclude la Coldiretti – che è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici i danni provocati dalla siccità e dal maltempo hanno già superato quest’anno i 6 miliardi di euro.