Buonabitacolo. La procedura del piano di riequilibrio finanziario alla Corte Costituzionale

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La procedura del Piano di riequilibrio finanziario di Buonabitacolo potrebbe diventare un caso “di scuola” a livello nazionale. Intanto arriva alla Corte Costituzionale. I giudici delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti infatti, chiamati a decidere sul ricorso del Comune contro il provvedimento di inammissibilità del Piano, lo dichiarano innanzitutto ammissibile e sottopongono il caso, sollevando questioni di legittimità costituzionali, all’attenzione della Corte Costituzionale.  

“Il legale dell’Ente – raccontano con soddisfazione dal Comune – attraverso un iter motivazionale rigoroso, articolato e fortemente critico, ha evidenziato che la delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale era stata adottata dal Commissario prefettizio pochi giorni prima delle elezioni amministrative e quindi ha evidenziato i motivi per cui la nuova compagine amministrativa, indipendenti dalla propria volontà, aveva adottato la delibera con un ritardo di soli otto giorni. Ha rilevato poi il mancato riconoscimento delle scriminanti dell’errore scusabile, del principio di affidamento e della carenza di colpa grave. E ha evidenziato che un ipotetico diniego del ricorso avrebbe determinato la paradossale situazione di applicare la sanzione del dissesto finanziario a un Comune che aveva eliminato la propria deficitarietà finanziaria, come risulta dal conto consuntivo 2018. Per questi motivi dunque la Corte dei Conti ha ritenuto sottoporre le avverse e discusse questioni all’attenzione della Corte Costituzionale”.

“Un motivo di orgoglio per l’Amministrazione di Buonabitacolo – dichiara il Sindaco Guercio – che, attraverso la procedura del Piano di riequilibrio, promuove una iniziativa di natura legislativa e giurisprudenziale a carattere nazionale. Abbiamo dal primo istante ritenute ingiuste le osservazioni della Corte dei Conti sul paventato ritardo, e ad oggi abbiamo avuto ragione; considerando inoltre gli ottimi risultati finanziari ottenuti, sappiamo che questo argomento, tra qualche mese, potrebbe risultare vano”.

“Aspettiamo fiduciosi l’esito della Consulta – afferma il Vicesindaco Enza Basile che ha seguito attentamente l’iter – e confidiamo nell’accoglimento delle sollevate questioni che denotano l’evidente disparità di trattamento ed il pregiudizio che potrebbe essere arrecato ad un piccolo Ente come il nostro che non beneficerà mai di norme ad hoc o appositamente create come avvenuto per grandi città”.

“L’amministrazione – annunciano – che questa iniziativa sarà sottoposta anche all’ANCI affinché possa ispirare altre simili intraprese”.

Rosa ROMANO

 

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