Buonabitacolo, il Consorzio Sociale revoca autorizzazione a casa di riposo: struttura non autorizzata

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Revocata l’autorizzazione ad una casa di riposo a Buonabitacolo per la presenza di pazienti non autosufficienti. Il Consorzio Sociale Piano di Zona S10 Vallo di Diano Tanagro, presieduto da Vittorio Esposito, ha emesso il decreto di chiusura della struttura per la presenza, al suo interno, di persone non autosufficienti, il cui gestione può essere affidata solo a Residenze Sanitarie Assisitite dove è prevista la presenza di personale sanitario che possa prendere in carico persone non autosufficienti o affette da patologie gravi che necessitano di continue cure.

Il decreto, firmato dal direttore del Consorzio Antonio Florio, è arrivato a seguito verifiche sul posto da cui è emersa la presenza di persone che, vista la particolare gestione, non potevano essere accolte dalla struttura che è in possesso della sola autorizzazione come Casa di Riposo quindi priva di personale medico ed infermieristico, non previsto per tale tipo di residenze dove, in caso di necessità, vengono contattati direttamente i medici di base dei singoli pazienti per eventuali visite di controllo o in caso di necessità. Una gestione della struttura che, vista l’impossibilità ad assicurare un’assistenza sanitaria continua, impedisce alla stessa, di poter prendere in carico pazienti affetti da patologie gravi o pazienti non autosufficienti, che necessitano, invece, di specifiche cure ed assistenza.

Da qui la decisione del Consorzio Sociale a tutele degli ospiti della struttura. Al fine però di evitare criticità nel trasferimento dei pazienti, l’ente guidato da Vittorio Esposito, ha disposto una proroga per la chiusura della struttura. Avvisti i familiari degli ospiti dell’azione che si sta portando avanti, i referenti della Casa avranno comunque tempo fino al 30 settembre prossimo per poter effettuare tutti gli adempimenti necessari sia per trasformare la residenza dall’attuale Casa di Riposo a RSA ossia Residenza Sanitaria Assistita, garantendo quindi la presenza di personale sanitario ossia di medici, infermieri e oss, e comunque ottemperare allo spostamento dei pazienti non autosufficienti o affetti da patologie gravi. Al momento, per gli ospiti della struttura, non è stato previsto alcuno spostamento anche se i familiari sono stati avvisati delle decisioni assunte e delle criticità riscontrate esclusivamente a livello normativo.

Nell’atto delle verifiche, infatti, non sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie o casi di maltrattamento all’interno della struttura. La revoca, quindi, potrebbe essere ufficializzata solo per motivi legati alle normativa vigente in tema di gestione delle strutture residenziali per anziani.

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