Buonabitacolo: commento offensivo sui social del sindaco. La replica di La Svolta

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“La foto di una tavolata in pizzeria, in cui compaiono persone coinvolte in passato o più recentemente nella politica locale, ha lo stesso significato di una foto al bancone di un bar in cui compaiono persone coinvolte in passato o più recentemente nella politica locale” Inizia così il manifesto pubblico del gruppo La Svolta di Buonabitacolo che risponde ad accuse, con parole anche forti e ritenute offensive, arrivate dal Sindaco Giancarlo Guercio, attraverso i social.

Nel post il primo cittadino, commenta una foto in cui sono immortalati alcuni rappresentati del gruppo La Svolta insieme a rappresentanti politici del passato. Da qui il commento, utilizzando ancora una volta i social network, da parte del sindaco uscente che ha apostrofato i partecipanti del gruppo con termini ritenuti alquanto sgradevoli. Pertanto arriva la replica a mezzo manifesto, riprendendo anche una vecchia foto che ritraeva l’attuale sindaco con esponenti della politica passata. A tal proposito il gruppo, con il portavoce Antonio Larocca, evidenzia come, tali incontri, rappresentano in entrambi i casi l’esempio di una politica fatta di incontri e consultazioni che non rappresentano un impegno fino a quando non vi è l’ufficializzazione.

Nel manifesto il gruppo rimarca sulla presenza al tavolo degli esponenti evidenziando come, da diversi anni i membri di La Svolta, sono in campo contro l'”apatia del loro comune”, inoltre sottolineano come, già da diverse settimane, avevano annunciato la volontà di scendere in campo stilando una lista di candidati da proporre alle prossime elezioni. “La Svolta – si legge nel documento – è una forza nuova che ha un’identità forte, giovane, pulita che ha l’obiettivo di aggregare e non disgregare una comunica in cui da anni manca una coscienza politica e uno spirito aggregativo con una connotazione politica e collaborativa efficace e stabile”. In ultimo dal gruppo viene sottolineato che “La Svolta non cede ai tentativi di discredito di chicchessia”

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