Buccino. Ieri il consiglio generale della Comunità Montana Sele Tanagro per dire no alle fonderie Pisano

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Unità di intenti per dire no alla delocalizzazione delle Fonderie Pisano a Buccino e in generale ad un tipo di industrializzazione che contrasta con la natura del territorio. In estrema sintesi è quanto emerso dal consiglio generale della Comunità Montana Sele Tanagro convocata d’urgenza ieri sera con tutti i sindaci pronti a mettere in pratica azioni amministrative e giuridiche univoche. Nel corso del consiglio è stata deliberata l’indicazione di annullare il bando. “Al centro della querelle – come riporta l’edizione odierna de “Il Mattino” – proprio la non previsione all’interno di quello che il territorio ha stabilito, non solo la modifica della destinazione urbanistica dell’area, da industriale ad agroalimentare, ma anche il no alle industrie pesanti, già contenute in altri due deliberati precedenti”. Il sindaco di Buccino Nicola Parisi è pronto al ricorso in caso di assegnazione dell’area e a sostenerlo in questa battaglia anche la Comunità Montana Sele Tanagro, i sindaci degli Alburni e dell’Irpinia alcuni dei quali intervenuti ieri. Il presidente della CM Giovanni Caggiano è stato chiaro: “Il nostro non è un no contro i Pisano ma contro questo tipo di industrializzazione che contrasta con la natura del territorio”. Non sono mancati momenti di tensione che hanno visto protagonista il già consigliere provinciale Gregorio Fiscina il quale, come mostra un video sulla community “No alle Fonderie Pisano a Buccino, Contursi, Oliveto, Palomonte” lamenta la mancata concessione della parola agli esponenti di associazioni e comitati del territorio mentre in precedenza era stata concessa la parola al sindaco di Sicignano.  Lo stesso Fiscina che in una video-intervista al termine dell’assemblea ha manifestato tutto il suo disappunto.

Giuseppe Opromolla

 

 

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