Buccino, branco di cani cerca di aggredire un bambino, salvato da Vigile Urbano

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Il cane per antonomasia è considerato il miglior amico dell’uomo, anche se, e purtroppo spesso, accadono episodi in cui si manifesta il suo istinto primordiale di sopravvivenza ed aggressività. E’ ciò che è accaduto a Buccino nella mattinata del 6 febbraio nei pressi della Scuola Elementare di Via Pescara nel rione Borgo, dove circolava per strada un branco di cani randagi mentre alcuni genitori conducevano i propri figli a scuola. Alla vista di questi cani, un genitore, con fare prudente e gesto rapido, ha allontanato il figlio dagli stessi. Il repentino movimento ha destato l’attenzione di uno dei cani che si è lanciato minaccioso sul bimbo. Tutto questo è stato notato immediatamente da Vincenzo Poeta, vigile urbano in servizio, che si è lanciato prontamente con gesti e urla, intesi ad allontanare sia il cane rabbioso che il resto del branco, impedendo l’accadimento di pericolose conseguenze. Dopo gli attimi di tensione e lo scampato pericolo si è tornati alla tranquillità ma con il pensiero rivolto ai disagi del randagismo. Salvatore Fiore, veterinario e omeopata in Buccino e San Gregorio Magno , tempo fa in una pubblica manifestazione aveva sottolineato i problemi e le pericolosità di questo fenomeno e ha così commentato l’accaduto: ” e’ un problema sanitario, di sicurezza, etico ed economico. Dal punto di vista sanitario i cani abbandonati a se stessi sono fortemente portatori di malattie quali la leishmaniosi o le dermatiti da acari, meglio conosciute come “rogna” che possono infettare anche le persone. Per ciò che concerne la sicurezza, il cane randagio considera l’essere umano od occasionali animali come “intrusi” nel proprio territorio e il suo “attacco”, seppur sgradito e pericoloso, è legittimo. Eticamente, i cani, addomesticati dall’uomo con l’indole selvaggia snaturata, dovrebbero essere più tutelati e non abbandonati e anche l’ipotesi di un canile senza il contatto emotivo con l’uomo e senza un futuro affido, è da considerarsi scorretta. Non per ultimo, il fattore economico a carico dei Comuni, visto che i randagi accalappiati e tenuti in canili costano mediamente 4-5 euro al giorno”. A fronte di tutto questo va necessariamente rispolverata l’idea di un canile a Buccino che potrebbe accogliere in fretta i cani randagi del territorio curandoli ed addomesticandoli per, successivamente, poterli dare in affido; si favorirebbe sia la riacquisizione dei randagi ospitati negli altri canili con ovvi risparmi per le casse comunali, che la creazione di posti di lavoro, trasformando una spesa in risorsa.

Quintino Di Vona

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