Dal Black Friday oltre 440 milioni di fatturato per le 55mila imprese campane che vi hanno aderito. E’ quanto stimato dal centro studi di Confesercenti Campania, elaborando il sondaggio condotto su scala nazionale da Confesercenti con IPSOS. Un introito importante ma che al tempo stesso danneggia le attività commerciali di vicinato.
In particolare, in Campania – secondo i dati di Confesercenti – sono 55.750 le imprese che hanno aderito al Black Friday, in programma sino al 27 novembre prossimo. Il giro d’affari è di oltre 442 milioni di euro, con 2.3 milioni di consumatori della nostra regione che ha espresso intenzione di acquisto in questi giorni. La spesa pro capite prevista per l’intera regione è di 187 euro, ovvero circa il 15% in meno della media Nazionale (216 euro) ma un +4% rispetto a quella del Meridione.
Il presidente Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno Vincenzo Schiavo, sottolinea che “al netto delle cifre importanti che vengono introitate dalle nostre attività commerciali, ci preme sottolineare – afferma – che si tratta però di incassi che verranno sottratti agli investimenti per i regali di Natale. Inoltre, gran parte di questi soldi circoleranno sulle piattaforme online, il che significa che dal punto di vista fiscale l’indotto premierà paesi diversi dalla nostra Italia. La tendenza a spendere maggiormente sul web amplifica la concorrenza alle nostre attività sotto casa”, afferma Schiavo che poi ricorda che da tempo Confesercenti invita i consumatori a preferire i nostri negozi e “spingiamo – dice – affinché queste opportunità di promozione e di scontistica, proposte in momenti diversi dai saldi, siano regolamentate, in modo da garantire criteri che consentano alle nostre piccole imprese di sopravvivere e modalità uguali per tutte le attività commerciali, online e offline.
Diversamente le grandi industrie e i grandi marchi divoreranno le piccole imprese – conclude Schiavo – , che non eguaglieranno mai il loro volume di affari, con la conseguenza che le nostre aziende decurteranno parte dei propri utili che avrebbero incassato, pienamente, a Natale e che, dunque, non incasseranno più”.