Berlino, anche “Torneranno i Prati con Andrea Di Maria alla 65^ Berlinale

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Il film di Ermanno Olmi con protagonista l’attore di Sala Consilina Andrea Di Maria è tra i tre soli  film italiani in concorso alla Berlinale 2015, il Festival del Cinema Internazionale di Berlino, giunto alla 65esima edizione. Un riconoscimento importante per un film che racconta in breve quella che fu una delle pagine più brutte della storia italiana nella prima guerra mondiale culminata poi con la disfatta di Caporetto. Il film proiettato anche al Cinema Adriano alla presenza dello stesso Andrea Di Maria oltre che di altri protagonisti, racconta una storia vera, tutto in una notte, che il regista Ermanno Olmi ha voluto dedicare a suo padre, militare della Prima Guerra Mondiale. Partendo da un pastore catturato dai militari, e interpretato da Andrea Di Maria, la cui vita non viene sacrificata grazie alle sue doti canore, si raccontano gli ultimi attimi dei soldati italiani, chiusi in una trincea dove, nel silenzi, i giovani militari trovano poi la morte. Una storia che viene raccontata nel medio metraggio di Ermanno Olmi, e che lo stesso Andrea Di Maria, in occasione della sua visita a Sala Consilina con la proiezione del film nella sala del Cinema Adriano, ha arricchito ulteriormente di fatti che evidenziano come, tutt’ora, a quasi 100 anni dalla battaglia, sull’altopiano dell’Asiago vengono rinvenuti resti umani di giovani soldati che persero la vita su quelle montagne. Insieme all’attore di Sala Consilina, nel film che sarà presente al festival di Berlino dal 5 al 15 febbraio nella sezione Gala, anche a Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti e Francesco Formichetti. Per Andrea Di Maria, in particolare, ancora un grande successo che va ad aggiungersi alle numerose soddisfazioni ottenute in campo professionale. Di sicuro, però, il film Torneranno i Prati, rappresenta per l’attore una nuova importante prova che si può dire sia stata brillantemente superata. Particolarmente noto per la sua comicità e la sua simpatia, il giovane attore salese, nel film di Ermanno Olmi si ritrova a dover ricoprire un ruolo completamente diverso dal solito, trasformandosi in attore drammatico a cui viene affidata la parte finale e di chiusura del film e che, nella sua interpretazione, riesce a trasferire al pubblico la drammaticità degli eventi vissuti dai soldati sull’altopiano dove trovarono la morte in una notte buia e circondati da neve. Un pezzo di storia italiana, poco raccontata e poco conosciuta, grazie alla volontà e all’intuito di Ermanno Olmi del 65esimo, sarà ora protagonista Festival del Cinema Internazionale a Berlino

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