BCC Monte Pruno, con il suo Progetto Ulisse in campo contro la fuga dei cervelli e il rientro dei talenti

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Dare la possibilità ai giovani di poter scegliere la loro terra per lavorare. Evitare l’allontanamento e la separazione delle famiglie. Limitare i sacrifici per i giovani laureati e far in modo che si riduca sensibilmente la fuga dei cervelli e lo spopolamento. Sono solo alcuni degli obiettivi del Progetto Ulisse voluto dalla BCC Monte Pruno e che, in questi giorni, ha consentito la produzione del primo video in cui, alcuni giovani che hanno aderito all’iniziativa dell’istituto di credito diretto da Michele Albanese raccontano della loro esperienza e dei benefici che hanno tratto nel rientrare nella loro terra d’origine per lavorare, paragonando dunque le esperienze al nord con quelle del lavoro nel loro territorio. Un progetto importante che, meriterebbe sicuramente di maggior sostegno ma soprattutto che, a svolgere tale tipologia di intervento non sia u privato ma un ente pubblico dato che, da anni ormai, si continua a sentir parlare di lotta allo spopolamento. In concreto però, dagli enti istituzionali è stato fatto poco mentre la BCC Monte Pruno, attraverso il progetto Ulisse, ha dimostrato come, se davvero vi è la volontà di intervenire sulla problematica dello spopolamento, è possibile farlo. Il progetto Ulisse sta generando un impatto positivo su giovani e famiglie.

Fin dall’inizio, – dichiara il Direttore generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese – il nostro obiettivo è stato quello di offrire ai talenti emergenti la possibilità di realizzare i propri sogni nelle loro comunità di origine. Attraverso il nostro impegno, ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di contrastare la “fuga dei cervelli” e promuovere un cambiamento positivo nella società. Questo è un traguardo che molti desiderano raggiungere, ma che pochi riescono a concretizzare. Crediamo fermamente – prosegue Albanese – che l’effetto emulazione possa amplificare l’impatto del nostro progetto, offrendo l’opportunità per un cambiamento sistemico e duraturo, capace di influenzare positivamente intere generazioni, in particolare, nelle aree interne e del Sud“.

La positività espressa da Albanese, però, si ferma nel constatare come, continuano ad essere sottovalutate le difficoltà delle aree interne e più marginali che portano poi all’abbandono dei territori per l’assenza di opportunità lavorative idonee alle professionalità acquisite. “La distanza dalle famiglie e dagli affetti, – riflette Albanese – così come la mancanza di prospettive, sta generando una crisi che va ben oltre l’economia, toccando il cuore stesso delle comunità. Il fatto che non tutti riescano a comprendere la gravità di questa situazione aggrava ulteriormente la sofferenza di chi la vive quotidianamente. La nostra vittoria, comunque, – prosegue – è già evidente: aver dato speranza e opportunità a oltre 10 giovani talenti rappresenta un successo che va ben oltre qualsiasi riconoscimento formale. I risultati ottenuti finora ci incoraggiano a proseguire, consapevoli che il nostro più grande valore risiede nella differenza che facciamo ogni giorno nelle vite delle persone che ci circondano“.

Un progetto che per il direttore generale della BCC Monte Pruno deve diventare un esempio per imprese, istituzioni e cittadini affinché si impegnino nell’offrire opportunità e speranza ai giovani così come fatto dall’istituto di credito che ha dunque dimostrato che, se davvero si vuole investire sui giovani è possibile farlo, cambiando le loro vite ed anche migliorando la società.  “Ogni singola opportunità offerta a un giovane – conclude Michele Albanese – è un seme piantato per il futuro ed è solo moltiplicando questi gesti che potremo affrontare davvero lo spopolamento, l’abbandono e la fuga dei cervelli“.

 

Il Progetto Ulisse, lanciato nel 2023 dalla Banca Monte Pruno, mira a contrastare la "fuga dei cervelli" valorizzando i giovani del Sud Italia e offrendo loro le condizioni necessarie per realizzare progetti individuali a medio-lungo termine, contribuendo al risveglio demografico e sociale della comunità di riferimento.

Il progetto nasce dalla necessità di affrontare la questione giovanile in Italia, caratterizzata da una carenza di opportunità lavorative adeguate e un'elevata emigrazione dei giovani verso altre Regioni/Paesi in cerca di migliori condizioni di vita e lavoro.

Vuole rispondere a dei bisogni cruciali quali:

-Creare posti di lavoro qualificati e stabili rispondendo ad esigenze aziendali ed organizzative

-Offrire un ambiente meno stressante e più salutare rispetto alle grandi città, con un costo della vita inferiore.

-Favorire il ritorno alle radici culturali.

-Valorizzare competenze ed esperienze.

Si procede con una valutazione accurata di qualifiche, esperienze e attitudini dei candidati.

Giovani tornati al Sud testimoniano miglioramenti nella qualità della vita e nel bilanciamento lavoro-vita privata ed è rafforzato il senso di appartenenza.




Il Progetto Ulisse sta ha offrendo ai giovani del territorio la possibilità di tornare nella propria area natìa, favorendo una crescita sostenibile basata sulla valorizzazione del capitale umano locale all’interno di una realtà che vive di localismo e di comunità, come la Banca Monte Pruno.

Sono già 10 i giovani rientrati dal nord Italia per lavorare nella propria terra d'origine

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