La presenza a Padula del Direttore Generale dei Musei Nazionali Prof. Massimo Osanna, è stata anche occasione per tornare a parlare della valorizzazione anche di altri siti storico-culturali di Padula con particolare riferimento al Battistero di San Giovanni in Fonte. Un luogo antichissimo, e di grandissimo valore culturale essendo tra i pochissimi al mondo, se non l’unico, ad avere conservato al suo interno l’acqua sorgiva che rendeva i luoghi di culto unici per poter celebrare il rito del battesimo. Risalente al IV secolo d.C. fu eretto da Papa Marcello I nell’antichissimo borgo di Marcellianium prendendo il nome dal Pontefice che ricoprì il ruolo di Capo della Chiesa Cristiana in un periodo brevissimo di pochi mesi tra il 308 e il 309. Un monumento tra i più antichi di tutto l’occidente che, però, sembra essere stato del tutto dimenticato e, sicuramente, risulta tra i meno valorizzati del Vallo di Diano nonostante la sua storia sia molto più antica della Certosa di San Lorenzo. Per la sua valorizzazione, ormai da diversi mesi, si puntava sulla creazione del biglietto unico in grado di portare i visitatori che arrivano in Certosa anche presso il Battistero. Nonostante il trascorrere del tempo, però, il biglietto unico resta ancora un miraggio. Il Direttore Osanna, nel corso della sua visita a Padula, ha voluto dunque spiegare le ragioni sottolineando come, la competenza non sia dei Musei Nazionali ma della Sovraintendenza assicurando comunque il suo impegno a sollecitare interventi




