Battipaglia in piazza per dire Basta all’inarrestabile declino della società visti i tanti femminicidi che continuano a registrarsi sul territorio. Il caso della 37enne Maria Rosa Troisi, uccisa con un fendente alla gola dal marito Marco Aiello, rappresenta solo uno dei tanti casi che, purtroppo, continuano a registrasi su tutto il territorio nazionale e che vedono sempre vittime che vengono uccise dalla violenza di un uomo conosciuto per amore.
Nella serata di ieri Battipaglia si è riunita insieme in una fiaccolata per ricordare Maria Rosa. Una passeggiata di riflessione come ha voluto sottolineare il parroco Don Vincenzo Sicignano, in cui ognuno ha cercato nel suo silenzio e nella sua emozione di capire perché, nonostante le tante voci di forte e ferma condanna verso tali tragici episodi, si continuano a contare donne uccise dalla furia di uomini. Non solo piccole fiammelle di speranza ma anche tanti altri simboli a ricordare, lungo le strade di Battipaglia Maria Rosa Troisi, madre e donna vittima dell’ennesimo caso di femminicidio che, purtroppo, non risparmiano neanche la provincia di Salerno come interessa ormai tutto il territorio nazionale.
La fiaccolata di riflessione, come l’ha voluta definire il parroco, è stata anche occasione per cercare di capire come queste stragi possano essere evitate e come si possa arrestare il fenomeno. Centinaia e centinaia le persone che hanno attraversato il centro cittadino di Battipaglia per dirigersi verso il Municipio, in un silenzio triste e con i visi illuminati dalle fiaccole per dire basta alla violenza sulle donne e basta ai femminicidi. Tante anche le personalità politiche che hanno voluto condividere con la comunità il momento di raccoglimento e di riflessione.