Battipaglia, tac all’esterno dell’ospedale: spazi esigui che non riescono ad accogliere la barella. Le polemiche continuano

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L’ospedale di Battipaglia senza una TAC deve arrangiarsi con la Tac mobile ma, dalle recenti verifiche effettuate prima della messa in funzione dell’apparecchio, sono state accertate alcune difficoltà che renderebbero disagevole, se non difficile, la regolare effettuazione degli esami diagnostici. A causa di un guasto che sembrerebbe difficile da poter riparare, alla TAC del presidio ospedaliero battipagliese, nei giorni scorsi, l’ASL di Salerno, ha ritenuto opportuno ovviare  con una TAC Mobile posizionata all’interno di un camper che, a sua volta, è stato posto all’esterno dell’ospedale e precisamente lungo un viale del parcheggio dell’Ospedale.

Già la lontananza dal presidio ospedaliero e soprattutto dal Pronto Soccorso, aveva fatto storcere non poco il naso sia al personale sanitario che anche agli utenti, con sigle sindacali e politica che avevano alimentato non poco le polemiche. Secondo quanto emerge pare, però, che la situazione, sia ben peggiore di quanto ci si aspettava. Prima della messa in funzione della TAC esterna, infatti, sono state effettuate, nei giorni scorsi, delle verifiche e sopralluoghi per meglio definire il processo di assistenza per l’accesso al TIR e la conseguente effettuazione dell’esame diagnostico all’esterno dell’ospedale. Un servizio che, per essere garantito, necessita di trasporto in ambulanza che, pare, sia stato già affidato ed assegnato ad un’associazione del 118 che sarebbe, peraltro, già entrata in servizio, nonostante la TAC mobile non è ancora entrata in funzione.

La procedura, infatti, dovrebbe prevedere che, il paziente che raggiunge il pronto soccorso del nosocomio di Santa Maria della Speranza con trauma o politrauma, laddove necessario l’esame diagnostico tramite TAC, dovrebbe essere prelevato nuovamente da un’ambulanza per il trasporto presso la TAC esterna. Una volta effettuato l’esame, il paziente dovrebbe essere nuovamente trasferito sempre in ambulanza, all’interno dell’ospedale. Spostamenti questi che, laddove si tratti di paziente politraumatizzato, potrebbe anche mettere a rischio la sua vita. Ma non è tutto.

Nel corso delle verifiche, secondo quanto emergerebbe, pare che gli spazi interni al TIR sono troppo ridotti e non sufficienti a consentire l’ingresso della barella, senza considerare anche le difficoltà che incontreranno gli operatori nello svolgimento dell’esame in spazi esigui. Insomma una serie di criticità che lasciano ampio spazio alle polemiche dopo la rottura della TAC interna dell’Ospedale Santa Maria della Speranza. Una tac, peraltro, obsoleta e che necessitava già da tempo di essere sostituita con un apparecchio più nuovo che però tarda ad arrivare

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