Immobili realizzati senza le necessarie autorizzazioni. A Battipaglia, i carabinieri del Comando Provinciale avvalendosi del personale della locale Compagnia unitamente ai finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno proceduto con il dare esecuzione ed un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno su due immobili che, secondo alcune indagini, sarebbero stati realizzati attraverso l’uso di titoli autorizzativi illegittimi. Il sequestro degli immobili, effettuato nella giornata di ieri 27 febbraio, è stato anche seguito da provvedimenti cautelari nei confronti di 10 persone ossia 2 funzionari del Comune di Battipaglia, 2 professionisti privati, il legale rappresentante della ditta esecutrice dei lavori e 5 committenti indagati a vario titolo e in concorso per reati previsti dal Testo Unico dell’Edilizia e falsità ideologica. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, pare infatti che, i funzionari operanti presso l’ufficio tecnico comunale avrebbero rilasciato permessi a costruire per due palazzi, uno di 7 piani ed un altro di 3 piani, che si sono poi rilevati illegittimi. Titoli che avevano come oggetto la demolizione di manufatti preesistenti e ricostruzione di nuovi edifici, con applicazione dell’ampliamento massimo del 35% del volume residenziale esistente. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, le criticità più evidenti su ciascuno dei permessi a costruire oggetto dei controlli, hanno riguardato la corretta determinazione volumetrica delle consistenze da demolire sulle quali è stata calcolata la premialità e l’erronea classificazione dell’intervento demolitivo ritenuto come manutenzione straordinaria. A ciò si aggiunge l’ultrattività delle previsioni sul Piano di Recupero che, però, nel corso delle indagini, sono risultate scadute per effetto della decorrenza dei 10 anni dall’approvazione. Essendo dunque illegittimo il rilascio dei permessi a costruire, si è avuta la conseguenza che dalla demolizione di edifici di 2 piani preesistenti sono poi stati realizzati manufatti di tre e sette piani per un’altezza di 20 metri provocando dunque anche un aggravio del carico urbanistico. Il provvedimento e suscettibile di impugnazione e le accuse formulate, saranno oggetto di valutazione da parte del giudice nelle successive fasi del procedimento.