“Insieme” è la parola fulcro su cui Michele Albanese, neo eletto presidente della Banca Monte Pruno, basa la lettera che ha voluto inviare a collaboratori, soci e amici dell’istituto di credito. Una lettera scritta a distanza di qualche giorno dalla sua elezione perché, come ha voluto spiegare, ha avvertito la necessità di sciogliere le emozioni che lo hanno assalito a seguito dell’elezione con voto unanime a presidente scrivendo una nuova ed importante pagina della storia della Banca Monte Pruno iniziata nel settembre del 1962 superando insidie e pericoli trasformando i problemi in risorse, fino a diventare tra le bcc più influenti del Gruppo Bancario di Cassa Centrale di cui l’istituto di credito fa parte dopo la riforma del credito cooperativo del 2016. Michele Albanese, neo presidente della Monte Pruno, ha iniziato il suo percorso all’interno della banca quasi 50 anni fa per poi essere nominato direttore nel 1990, ruolo svolto fino allo scorso 31 dicembre 2024 quando ha ceduto il testimone al neo direttore Cono Federico. Un cammino che Albanese, nella sua lettera, ha ripercorso in maniera molto stringata preferendo incentrare il discorso su quello che sarà il futuro della Banca Monte Pruno sotto la sua presidenza. Un futuro che, come si evidenzia dallo scritto, si adatterà all’evoluzione dei tempi ma restando fedele ai suoi valori. Michele Albanese apre la sua lettera tentando di spiegare le emozioni che prova nel nuovo ruolo da presidente ritenendolo un dono ma, allo stesso tempo, lo carica di responsabilità. “Per me – scrive i – è il coronamento di un cammino lungo ed intenso, ma, soprattutto, è l’inizio di una nuova avventura da vivere con passione, con cuore, e da condividere con chi vorrà farne parte”. Un nuovo cammino che il Presidente Albanese vuole percorrere mettendo a disposizione dell’istituto di credito l’esperienza, la passione e la capacità di ascolto che fanno parte del bagaglio formativo accumulato nei decenni di lavoro all’interno della Banca. Albanese non dimentica nella sua lettera di ringraziare chi lo ha preceduto come Presidente: Emilio Pecori, suo zio Michele Albanese, Filippo Mordente e Anna Miscia con cui hanno condiviso tante battaglie e superato ostacoli che sembravano insormontabili. Ringrazia inoltre anche i vertici del Gruppo Cassa Centrale il presidente Giorgio Fracalossi e l’AD Sandro Bolognesi per la stima e la fiducia riservatagli. La lettera del Presidente Albanese, però, si fonda anche su quello che sarà il suo programma ricordando che: “La Banca Monte Pruno – si legge – è molto più di un’istituzione finanziaria. È una rete di persone unite da valori condivisi. È una missione. È il volto di chi entra in filiale con un sogno e trova qualcuno disposto ad ascoltarlo. È la mano tesa alla comunità, è la voce del territorio, è la certezza che un’economia giusta, solidale e sostenibile è possibile.“Voi non siete numeri, ma volti”, diceva don Milani. È a questi volti – promette – che io continuerò a guardare, ogni giorno, in ogni decisione”. Ringraziando il Direttore Generale Cono Federico, il Consiglio d’Amministrazione, il Collegio Sindacale e tutta la squadra Monte Pruno dal management ai dipendenti per la professionalità, l’impegno e la passione che hanno consentito alla Banca di Raggiungere importanti traguardi, Albanese parla del programma. “Punteremo – scrive – su crescita economica e patrimoniale fondata sui valori; sviluppo territoriale restando vicini alla gente; innovazione tecnologica mantenendo il contatto umano; sostenibilità; e partecipazione attiva dei soci”. Programma che Albanese intende portare avanti insieme anche alle associazione del gruppo ossia il Circolo Banca Monte Pruono, l’Associazione Monte Pruno Giovani, la Fondazione Monte Pruno. “Ogni mia scelta – promette Michele Albanese – sarà orientata al bene comune, ogni passo sarà mosso dal rispetto della nostra storia e dalla voglia di costruire un futuro ancora più luminoso. Non camminerò da solo – conclude – Cammineremo insieme.