Aviopista di Teggiano, querelle senza fine. La Regione ricorre al Consiglio di Stato

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La Regione Campania ha notificato ricorso in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR CAMPANIA che il 30 Luglio 2012 aveva dichiarato legittimi i lavori dell’aviosuperficie di Teggiano. Dunque quando sembrava finalmente essere stata messa la parola fine alla querelle che per anni aveva visto coinvolta l’aviosuperficie di località Barca, la Regione Campania torna di nuovo ad opporsi alla realizzazione dell’opera. Lo scorso 30 luglio, i giudici del TAR della Campania, sezione di Salerno, si erano pronunciati con chiarezza, dichiarando legittimi i lavori dell’aviosuperficie per i quali –avevano confermato- non era richiesta la Valutazione d’Impatto Ambientale. Per di più lo scorso mese di febbraio si era conclusa con l’assoluzione dei tecnici del Comune anche la vicenda che vedeva imputati i funzionari comunali accusati di aver appaltato e dato inizio ai lavori per la realizzazione dell’avio superficie senza aver richiesto e ottenuto la Valutazione di Impatto Ambientale. Sembrava quindi che non vi fossero più ostacoli ad impedire la realizzazione del progetto avviato dal Comune di Teggiano, e che i lavori potessero regolarmente avere seguito, tanto che nello scorso mese di Aprile erano arrivati anche i decreti di esproprio dei terreni limitrofi necessari per la sistemazione e all’ammodernamento dell’Aviopista. Ecco invece che, come un fulmine a ciel sereno, il ricorso al Consiglio di Stato della Regione Campania rimette di nuovo tutto in discussione, ed ha già costretto la giunta comunale guidata dal sindaco Michele Di Candia a correre ai ripari conferendo un nuovo mandato agli Avvocati Marcello Fortunato e Oreste Agosto, che tuteleranno le ragioni e gli interessi del Comune di Teggiano anche al ricorso in appello al Consiglio di Stato presentato dall’Avvocatura della Regione Campania. Di certo la nuova presa di posizione della Regione Campania non mancherà di suscitare polemiche e reazioni dall’amministrazione comunale della Città museo del Vallo di Diano, ed anche se mancano al momento reazioni ufficiali sembra proprio che quanto accaduto sia ritenuto una inaccettabile ed ingiustificabile nuova perdita di tempo e di denaro pubblico. Un vero paradosso visto che l’opera è stata finanziata dalla stessa Regione Campania con oltre 2 milioni di euro. Resta dunque per il momento un miraggio il bando per l’assegnazione della gestione della aviosuperficie, un’infrastruttura ritenuta importante per tutto il Vallo di Diano e fondamentale per lo sviluppo del territorio non solo dal punto di vista produttivo e turistico ma anche per la salute e la sicurezza. 

Antonio Sica

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