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L’Amministrazione Comunale di Atena Lucana conferisce incarico all’Avvocato Nicola Senatore di notificare atto di diffida e messa in mora all’agenzia del Demanio a seguito del mancato trasferimento al comune di Atena Lucana degli immobili di proprietà statale dell’ex ferrovia. A darne notizia il Vice Sindaco Sergio Annunziata che, da anni è impegnato nel cercare di recuperare i beni che potrebbero apportare alle casse comunali introiti importanti oltre al recupero di un’area di particolare pregio anche storico ma attualmente risultante completamente abbandonata e inutilizzabile, con danno anche all’immagine e al decoro urbano. Annunziata infatti riferisce anche di un danno economico che supera abbondantemente gli 850 mila euro. I fatti risalgono al 2013 quando l’appena insediata amministrazione Iuzzolino aveva presentati regolare richiesta attraverso il portale di Agenzia del Demanio per il trasferimento di 19 beni immobili demaniali dell’ex stazione ferroviaria e relative pertinenze, per poter dare vita ad un progetto di valorizzazione dei beni o per una eventuale cessione a privati. Nell’aprile del 2014, come si legge sulla delibera pubblicata sul sito internet del Comune di Atena Lucana, l’agenzia del Demanio conferma la cessione dei beni ma, il trasferimento degli stessi, non viene mai concretizzato e ufficializzato rendendo di fatto inutilizzabili i beni risultanti dal trasferimento che, sui 19 richiesti, ne venivano trasferiti 11 con provvedimento datato dicembre 2015. A seguire un lungo iter burocratico con una serie di richieste e obblighi da parte dell’ente comunale che sono stati regolarmente eseguiti e comunicati. Resta però ancora tutto fermo al palo e si attende ancora l’ufficializzazione del trasferimento. Da qui, la decisione da parte del’ente comunale di dare mandato all’avvocato Nicola Senatore per diffidare l’agenzia del demanio riservandosi anche l’eventuale richiesta di risarcimento del cospicuo danno erariale provocato dal mancato trasferimento. Ammonterebbe infatti a circa 865 mila euro il danno subito dal comune di Atena, vista la mancata valorizzazione dei beni risultanti comunque come beni di proprietà comunale nel Piano Urbanistico Comunale seppur all’ente ne è impedito l’utilizzo fino a completamento dell’iter burocratico. Inoltre i beni potevano anche essere ceduti con un introito che sarebbe stato suddiviso, secondo quanto riferisce il vice sindaco Sergio Annunziata con l’80% nelle casse del comune e il 20% allo Stato. “Stiamo seguendo con grande attenzione -spiega il vice sindaco Annunziata – vogliamo utilizzare i beni per migliorare i servizi ai cittadini e puntare su un maggiore sviluppo della nostra amata città