La Guardia di Finanza di Sala Consilina è intervenuta nel corso della Mystery Box in programma ad Atena Lucana Scalo nel fine settimana scorso tra il 3 e il 5 ottobre con controlli che hanno portato ad accertare l’assenza delle dovute autorizzazioni e dunque l’illegalità dell’evento. Le Mystery Box sono azioni commerciali complicate da definirsi e soggette ad una normativa ben specifica in quanto simili ad una lotteria. I partecipanti, infatti, acquistano scatole contenenti prodotti senza però conoscere cosa sia custodito all’interno.
Una pratica che si sta sempre più diffondendo e che viene considerata alla pari del gioco d’azzardo. Le Mystery Box si differenziano dalle lotterie in quanto mentre per queste ultime è certa la presenza di un vincitore, potrebbe invece non esserci nel caso delle Mystery Box. Nei giorni scorsi, ad Atena Lucana è stata dunque organizzata la prima Mystery Box del Vallo di Diano a cui hanno partecipato centinaia di persone incuriosite dalle offerte. Nella mattinata di sabato, mentre erano in coda tra le 200-300 persone pronte a partecipare all’iniziativa con in palio oltre 10 mila scatole dai contenuti svariati tra cui anche una chiave di un’auto Citroen Ami 100% elettrica, oltre ad articoli di telefonia e giochi tecnologici di grande valore, le fiamme gialle di Sala Consilina sono intervenute per verificare la corretta effettuazione del Mystery Box e la presenza delle dovute autorizzazioni.
A seguito controllo, pare che l’evento sia stato interrotto in quanto, i militari della Guardia di Finanza salese hanno avuto modo di accertare che l’iniziativa era stata organizzata senza le dovute prescrizioni ed era priva delle autorizzazione necessarie allo svolgimento di tali eventi che, trattandosi di vendita di prodotti a sorpresa, sono soggette al rispetto delle regole sulla trasparenza del commercio. A seguito dei controlli effettuati e dell’accertamento di irregolarità in materia di rispetto delle disposizioni che disciplinano i concorsi a premio, la Mystery Box organizzata ad Atena Lucana è stata dunque annullata mentre tutta la merce in palio, consistente in circa 10 mila prodotti di vario valore, è stata sottoposta a sequestro




