In un momento particolarmente delicato per il servizio sanitario, in particolare nelle aree interne, arriva una denuncia dal Nursind che lascia l’amaro in bocca. Mentre reparti rischiano la chiusura con lo scopo di ridurre la spesa economica sostenuta per l’assistenza sanitaria, da Biagio Tomasco, segretario generale di Nursind Salerno arriva una denuncia per un presunto sperpero di denaro pubblico da parte dell’ASL di Salerno con il pagamento di personale infermieristico e operatori socio sanitari che, in realtà non presterebbero servizio, nonostante l’ormai nota carenza di personale all’interno delle strutture sanitarie salernitane.
Una gestione dunque del personale che, oltre a danneggiare l’assistenza provocherebbe, se confermato, anche un ingente danno economico che, secondo quanto riferito dal Nursind ammonterebbe a circa 230 mila euro annui. Secondo quanto dichiarato da Tomasco, e dal segretario amministrativo del Nursind Adriano Cirillo, ci sarebbe una massiccia allocazione di infermieri ed operatori sociosanitari in ruoli che non corrispondono al loro profilo professionale. Questo non solo contrasta con le necessità assistenziali della popolazione, ma solleva anche gravi questioni legate all’uso improprio delle risorse economiche destinate al personale sanitario.
“Non possiamo più tollerare – dichiarano dal Nursind – che infermieri e operatori sociosanitari vengano impiegati in mansioni che nulla hanno a che fare con la loro formazione. Il nostro sistema sanitario si trova in una condizione di emergenza, con carenze di personale gravissime, eppure continuiamo a pagare profili che non sono operativi in corsia”, afferma Tomasco. “Ciò che è ancora più insostenibile è che, nonostante l’evidente necessità di risorse, molti di questi professionisti continuano a ricevere indennità specifiche senza svolgere il lavoro che dovrebbero”. Si tratterebbe questa di un’anomalia che va ad affliggere il sistema sanitario locale dove bisogna fare i conti costantemente con carenza di personale infermieristico a cui si aggiunge il mancato utilizzo delle risorse disponibili e problemi legati alla gestione degli operatori sociosanitari, che spesso sono dirottati in compiti che non riguardano l’assistenza diretta al paziente.
“Questa situazione, – spiegano dal sindacato – oltre a compromettere l’efficienza del sistema sanitario, comporta anche un pesante esborso economico per l’Asl Salerno, che ogni anno versa indennità non dovute per un totale che si aggira intorno ai 230mila euro. Questi soldi – aggiunge Cirillo – potrebbero essere reinvestiti per assumere nuovo personale o per migliorare l’offerta sanitaria, ma vengono invece utilizzati in maniera inefficace, gravando sulle risorse che dovrebbero essere destinate ai pazienti”. Con una lettera inviata alle principali autorità sanitarie e giuridiche, il Nursind chiede un intervento immediato per risolvere questa situazione.