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Lo scorso 18 settembre ha preso corpo un progetto che vuole unire a tutela dei bambini del Kazakhstan colpiti dalla radiazioni nucleari. Occasione per presentare la proposta la Conferenza Mondiale per il 30esimo anniversario del movimento antinucleare Nevada-Semipalatinsk, svoltasi ad Astana, capitale del Kazakhstan, alla presenza anche del presidente del Kazakhstan, di ministri del governo e di premi nobel per medici e scienziati, a cui ha partecipato anche il dott. Renato Josca, punto di riferimento per la sua pluriennale attività nel campo della chirurgia maxillo facciale presso l’ospedale di Eboli ha presentato la proposta del direttore generale dell’ASL di Salerno Mario Iervolino di proporre un gemellaggio tra la città di Astana e la locale Università con l’ASL di Salerno per unire le forze e lavorare insieme, nel campo medico e sociale, al fine di aiutare i bambini Kazaki vittime delle radiazioni nucleari.
Il dott. Josca, invitato al congresso in virtù del suo legame con il Kazakhstan grazie alla sua lunga attività di medico impegnato nel sociale, ha raccontato dei diversi interventi chirurgici eseguiti su persone colpite da gravi radiazioni nucleari con conseguenti effetti devastanti. Tra gli esempi citati, le storie di Aidana e di Berik, bambini nati con indescrivibili deformazioni al volto e alla testa, causate dalle radiazioni subite dalle madri in gravidanza. Josca ha fatto in modo che i piccoli pazienti fossero trasportati in Italia e li ha operati lui stesso. Il risultato ha restituito ai due bambini un aspetto fisico umano e dignitoso.
Negli anni, l’attività portata avanti da Josca insieme alla sua equipe e la disponibilità del presidio ospedaliero di Eboli, è stata di fatto una doppia cura: quella del corpo e quella dell’anima, a persone che altrimenti, con ogni probabilità, sarebbero rimaste emarginate dalla società. Storie forti, potenti, che hanno attirato l’attenzione della stampa mondiale, e che hanno colpito anche la sensibilità del dott. Mario Iervolino, che ha voluto affidare a Josca questa proposta di gemellaggio e collaborazione, gesto concreto di solidarietà e fratellanza.
Anna Maria CAVA