Arresti DIA, dalla Fondazione Vassallo il commento sul Sistema cilento. Dario Vassallo: “Manca ancora un tassello”

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L’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato all’arresto di 10 persone tra cui un nuovo provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il già sindaco di Capaccio nonché ex presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, ha riacceso i riflettori sul tema legato al presunto Sistema Cilento e sul suo presunto meccanismo che, da diversi anni, per la Fondazione Angelo Vassallo, non era legato solo al reato di corruzione ma a episodi di vicinanza alla criminalità ben più grave. Una denuncia che arriva da tempo da Dario Vassallo, presidente della Fondazione e fratello del Sindaco pescatore ucciso nel 2010 che, in più occasione, aveva chiesto alle autorità competenti, di fare chiarezza sul Sistema e su ciò che accadeva anche a livello di amministrazione pubblica nel Cilento.

L’operazione effettuata nella giornata di ieri con le nuove ordinanze di custodia cautelare emesse su disposizione della DIA di Salerno, avrebbero dunque, in un certo senso, confermato quanto da tempo denunciato dalla Fondazione. Una operazione su cui il presidente, a nome di tutti membri della Fondazione è intervenuto con un lungo commento in cui ripercorre le numerose denunce presentate anche al Partito Democratico di cui Alfieri fa parte.

“Le indagini – scrive Dario Vassallo – hanno confermato ciò che ripeto da tempo: il cosiddetto “Sistema Cilento” non è solo un meccanismo di corruzione, ma un’alleanza con la criminalità organizzata. Gli arresti effettuati dimostrano come, nelle elezioni del 2019, voti siano stati scambiati con favori illeciti, permettendo a esponenti legati alla camorra di controllare attività economiche e politiche. Nel 2011, denunciai apertamente tutto. Parlai di un sistema marcio che stava infiltrandosi nelle istituzioni, di legami pericolosi tra politica e criminalità”. Denunce formulate anche alla segreteria nazionale del PD, come spiega che, però, rispose assegnando un grande valore alla persona di Franco Alfieri, ritenuta Punta di Diamante per il partito. “Una frase che, oggi, appare come un’ammissione di complicità e di protezione nei confronti di chi poi è stato arrestato e accusato di crimini gravissimi”. Dario Vassallo ha inoltre spiegato come, nel 2019, presentò con numerosi documenti una nuova denuncia al partito. Prove che comunque non sortirono l’effetto sperato.

“Tutti sapevano,- dichiara Dario Vassallo –  ma nessuno ha agito”. Per il presidente della Fondazione, che aveva denunciato tutto nel suo libro “Il Vento tra le Mani” la vicenda avrebbe avuto un risvolto che, al confronto, Tangentopoli avrebbe avuto un valore quasi insignificante e anticipa anche che, c’è ancora dell’altro da svelare e che riguarda il settore bancario. “Esprimo il mio profondo apprezzamento per l’impegno straordinario della Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura di Salerno – dichiara in conclusione Dario Vassallo – Il loro lavoro sta finalmente portando alla luce un sistema marcio che ha avvelenato il Cilento per troppo tempo. La verità su Angelo Vassallo e lo smantellamento del Sistema Cilento sono due battaglie che procedono insieme. Per questo, chiedo che la Commissione parlamentare antimafia, guidata dall’On. Chiara Colosimo, acquisisca tutti gli atti di questa inchiesta. Il Paese deve sapere, e la giustizia deve fare il suo corso senza ostacoli”

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