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L’istituzione delle Zone ad Economia Speciale sta facendo molto discutere soprattutto per la scelta delle aree da riservare ad incentivi per la creazione ed il mantenimento di attività imprenditoriali attraverso anche una riduzione delle imposte. Il Vallo di Diano, il Cilento e il Golfo di Policastro esclusi dalla Regione Campania come aree ZES a cui destinare un credito d’imposta fino ad un massimo di 50 milioni di euro e l’esenzione con il meccanismo del rimborso dall’IRAP imposta regionale sulle attività produttive.
Una esclusione che fa molto discutere e che spinge il presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano Valentino Di Brizzi ad intervenire ricordando come un eventuale riconoscimento come ZES delle aree produttive che insistono sul territorio a Sud di Salerno, avrebbe potuto contribuire a dare ossigeno alle numerose imprese che, con enormi sacrifici, continuano a creare occupazione ed economia sui territori a sud di Salerno di cui, però, sembra essersene dimenticata la Regione Campania. “Ci risiamo – scrive Valentino Di Brizzi – Ancora una volta il Vallo di Diano, il Cilento e il Golfo di Policastro, vengono dimenticati a livello istituzionale a favore e vantaggio di altri territori. Escludere l’intera parte sud della Provincia di Salerno dal piano strategico per le ZES, approvato il mese scorso dalla Regione Campania, è segno non soltanto di miopia politica, ma anche e soprattutto di incapacità tecnica.L’inserimento dei nostri territori nel piano di Zone Economiche Speciali – continua Di Brizzi analizzando l’attuale situazione produttiva dell’area – sarebbe utile per avviare un piano di infrastrutture in grado di colmare quel gap che ancora rende complicato e difficile lo svolgimento delle nostre attività su questo territorio, oltre a tutta una serie di potenzialità che consentirebbero all’ottimo tessuto imprenditoriale che insiste in queste aree di avviare un volano di crescita e di sviluppo di cui fino ad ora si è solo parlato”.
Il presidente dell’AIV passa quindi a sollecitare per un intervento in tal senso i rappresentanti istituzionali locali. “Assistere alla dimenticanza della Regione Campania nel tenere conto delle nostre aree – speiga Di Brizzi – sembra un film già visto a livello nazionale quando si è pensato di poter far crescere l’Italia investendo solo sul centro-nord. Ma la cosa grave – continua – è che tutto ciò sta avvenendo nel silenzio assordante delle istituzioni e della politica locale. Auspico quindi che i Sindaci del territorio e quanti possono, per fede politica, interloquire con il Presidente della Regione Campania, intraprendano un’azione decisa che miri a far rivedere le intenzioni di abbandono che fino ad oggi la Regione Campania ha posto in essere. Mi aspetto – conclude Di Brizzi – una battaglia incisiva su questo argomento che coinvolga tutti gli attori in campo e che possa essere, almeno questa volta, una vera battaglia di territorio
Anna Maria Cava