Ieri a Palazzo Sant’Agostino la riunione di coordinamento dei Comuni salernitani firmatari del progetto “Archeocammino. La strada Regia delle Calabrie” e del relativo protocollo d’intesa con Archeoclub d’Italia.
“L’incontro – ha dichiarato il Presidente Alfieri – aveva lo scopo di condividere le linee guida di promozione e valorizzazione turistica dei territori della nostra provincia salernitana attraversata dalla Strada Regia delle Calabrie e concordare le strategie di utilizzo delle risorse compatibili con questo progetto. La Regione Campania infatti per riposizionarsi a livello nazionale e internazionale, attraverso il Programma Annuale per il Turismo 2022, ci indirizza a costruire progetti di rete sovra-comunali che definiscano percorsi turistici integrati. Unire cioè patrimonio naturale e culturale, ma anche enogastronomia, turismo termale, ambientale, religioso, sportivo, ecc. è una formula vincente per valorizzare siti cosiddetti “minori”. Sicuramente è un progetto velleitario, ma noi dobbiamo essere ambiziosi, visionari per incidere sulla qualità della vita. Nel contempo è necessario essere concreti perché il turismo lento necessita di percorsi che ognuno nei propri territori deve attivare. Noi come Provincia di Salerno ci siamo. Se per esempio dobbiamo intervenire con un’adeguata segnaletica, o se dobbiamo provvedere alla manutenzione prioritaria di alcune strade, noi mettiamo a disposizione ogni nostra competenza”.
Attraversando città e borghi minori dalla costa all’entroterra e posti ad altitudini differenti, la Strada Regia delle Calabrie è un vero e proprio “museo del paesaggio e delle tradizioni: 260 km da Napoli a Castrovillari e tocca diversi Comuni valdianesi. Lo scorso marzo a Roma c’è stata la presentazione del progetto frutto di un protocollo di intesa tra Archeoclub d’Italia e i Comuni interessati dal cammino che sono 44 tra Campania, Basilicata e Calabria. L’accordo prevede una serie di attività che mirano a valorizzare la strada che attraversa decine di Comuni dalla profonda valenza storica, archeologica e artistica. Qua tocca Auletta, Polla, Atena Lucana, Sala Consilina, Padula, Montesano Sulla Marcellana, Casalbuono. È un’occasione importante per aumentare l’offerta turistica del territorio. La Strada Regia delle Calabrie, è un’antica via di comunicazione, realizzata in epoca borbonica tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento e che ricalca, in parte, il tracciato della più antica “via Popilia” di epoca romana. Parte da Napoli e giunge a Reggio Calabria, rappresenta una testimonianza storica delle infrastrutture e dei rapporti nelle comunità del Meridione d’Italia. Per la prima volta siti archeologici di epoca romana, centri medievali e beni culturali del 700 e dell’800 vengono riscoperti da Archeoclub d’Italia e inseriti nel progetto di turismo culturale chiamato “Archeocammino – La Strada Regia delle Calabrie”.