Anniversario omicidio Angelo Vassallo, dalla Fondazione la denuncia di tentativo di cancellare la memoria del sindaco pescatore.

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14 anni fa l’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, trucidato nella tarda serata del 4 settembre mentre stava rientrando a casa, con 9 colpi di pistola che non gli lasciarono scampo. Una morte che ha segnato profondamente l’area a sud di Salerno anche perché, ad oggi, a distanza di 14 anni, non è ancora noto il movente e l’autore del delitto mentre continuano le indagini della magistratura per cercare di far luce su quanto accaduto in quella notte. Il 5 settembre è una data fissata nella memoria delle comunità cilentane che si stringono nel ricordo del Sindaco Pescatore, le cui vicende sono anche state raccontate in una fiction Rai “Il Sindaco Pescatore” con la parte di Angelo Vassallo interpretato dal grande attore Sergio Castellitto. Ma, in questo 14esimo anniversario, qualcosa non va e sembra che il ricordo del sacrificio del primo cittadino di Pollica, si stia cercando di sbiadire. Almeno questo è il pensiero della Fondazione Angelo Vassallo, presieduta dal fratello Dario che parla di un abbandono da parte delle istituzioni di tutti i luoghi che erano stati dedicato al fratello ucciso e della rimozione di monumenti simbolo delle battaglie dallo stesso portate avanti. In un lungo comunicato, il presidente della Fondazione Angelo Vassallo, ricordando come mandanti ed esecutori del brutale assassinio del fratello restano ancora ignoti, lamenta la rimozione di una delle opere dedicate al Sindaco Pescatore, ossia la Grande Onda realizzata con bottiglie di plastica provenienti da tutta Italia ed anche dalla Germania, in segno di condivisione della lotta di Angelo Vassallo a tutela dell’ambiente. Non solo la rimozione dell’opera ma anche altri segnali, a parere di Dario e Massimo Vassallo, fratelli del Sindaco ucciso, lasciano pensare che vi sia la volontà di avviare un processo di rimozione del ricordo del sacrificio del Sindaco. “Sono passati 14 anni – dichiara il presidente della Fondazione Angelo Vassallo – e nonostante il tempo trascorso, i mandanti e gli esecutori restano ancora sconosciuti. Nel frattempo, la memoria di Angelo continua a essere offuscata da azioni che che sembrano mirati a cancellare ogni suo ricordo». L’espulsione della Fondazione dal Castello di Capano, luogo simbolo di Pollica, affidato a una società privata, distruzione dell’area del Giglio Marino, sulla spiaggia di Acciaroli dedicata ad Angelo Vassallo, ritenuto dal fratello chiaro segnale di mancata cura di luoghi da preservare in nome del Sindaco Pescatore, il deterioramento del carrubo piantato sul porto di Acciaroli nel 2020, rimozione di ogni elemento commemorativo dal luogo dell’omicidio come: tricolore, bandiere delle associazioni ecologiste, ricordi lasciati da gente comune e banner della Fondazione. Sono questi alcuni dei segnali che sembrano indicare la volontà di rimuovere il ricordo del Sindaco Pescatore. “Un tentativo brutale di cancellazione della memoria, – dichiara Dario Vassallo – su una vicenda che lancia un’ombra su tutto il Cilento. A peggiorare la situazione, è emerso che la rimozione di questi elementi è stata effettuata da mani ignote”. Citando poi le parole di Cicerone: “La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi” Dario Vassallo assicura “Noi non ci arrendiamo, noi perseveriamo nella nostra ricerca della libertà. Ricostruiremo la Grande Onda!»

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