Slitta la riapertura delle scuole nel Cilento. In queste ore diversi sindaci hanno emanato apposite ordinanze per la sospensione delle attività didattiche. La prima campanella suonerà il 19 settembre a Agropoli, Camerota, Capaccio Paestum, Castellabate, Centola e Pisciotta.
Il rinvio è dovuto al “considerevole flusso turistico e quindi alla necessità di evitare ripercussioni sulla sicurezza e la viabilità nonché sulla fruizione delle aree parcheggio all’interno dei cortili dei plessi scolastici che comunque continuano ad essere utilizzati da turisti e residenti”; ed è dovuto anche alle alte temperature che “arrecano forti disagi alla popolazione scolastica e di conseguenza rende difficoltoso il regolare svolgimento delle attività didattiche in aula”. Queste le motivazioni che si leggono nelle ordinanze.
A Castellabate poi si aggiunge l’esigenza di avere più tempo materiale per la sanificazione degli ambienti.
A Camerota poi ci sono anche altri disagi. Il patrimonio immobiliare scolastico è oggetto di una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che ha determinato, anche, il trasferimento provvisorio della scuola materna all’interno del Palazzetto dello Sport; all’interno degli immobili scolastici sono presenti cantieri edili per il rifacimento, manutenzione e adeguamento degli edifici e tali interventi costituiscono oggettivo intralcio e pericolo potenziale per il regolare svolgimento delle attività didattiche (utilizzo delle aree di accesso, emissione di rumore e produzione di polveri).
Non sono mancate le polemiche, le motivazioni delle ordinanze hanno diviso i cittadini tra chi è d’accordo perché si dice preoccupato per la sicurezza dei figli e chi non vede la necessità di tali provvedimenti, soprattutto per le motivazioni addotte relative alle alte temperature e ai troppi turisti in giro, chiedendo invece di dare priorità all’istruzione dei ragazzi e pensare ai genitori che lavorano.