Alluvione di Teglia, i Comuni di Buccino e San Gregorio: “Non è arrivato nemmeno un euro!”

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“Il comune di Buccino ed il comune di San Gregorio Magno non hanno ricevuto un centesimo per aiutare i propri cittadini che hanno dovuto subire e vivere l’alluvione della Frazione di Teglia del 7 ottobre 2011, e nemmeno per dare i dovuti risarcimenti ai residenti che hanno subito danni ingentissimi o alle imprese locali che attivarono i primi soccorsi, lavorando incessantemente e senza riposo nell’ acqua nel fango e mettendo a rischio la propria vita”. L’assessore alla Cultura del Comune di Buccino Maria Trimarco conferma quanto evidenziato dai cittadini residenti nella frazione di Teglia, e cioè che nessun finanziamento per gli alluvionati è arrivato a distanza di 2 anni. E dire che un consiglio comunale congiunto, svoltosi il 13 Ottobre 2011 alla presenza di rappresentanti della provincia di Salerno e della regione Campania, aveva quantificato le conseguenze dell’alluvione in 28 milioni di euro di danni , spalmati su un’azione a tutto campo che avrebbe dovuto prevedere in primis il ripristino degli alvei dei valloni, i lavori per far fronte alle strade comunali dissestate, il ristoro per le aziende colpite, e lo spietramento delle zone dove si sono accumulati i detriti. Ma purtroppo due anni dopo ai due comuni alluvionati e ai loro cittadini non è arrivato nemmeno un euro. L’unica cosa che le due amministrazioni di Buccino e San Gregorio Magno hanno potuto fare –conferma Trimarco- è stata quella di mettersi insieme per preparare un progetto di messa in sicurezza dei valloni Vadurso e Forcina. Lunedì prossimo il Comune di Buccino e quello di San Gregorio Magno e insieme alla Comunità Montana  Sele Tanagro – presenteranno i progetti di messa in sicurezza”. Resta ovviamente da vedere chi finanzierà la realizzazione dei progetti stessi e soprattutto quando, ma  dal comune di Buccino assicurano che nessuno ha dimenticato quel terribile 7 ottobre 2011. “Stiamo lavorando affinché mai più nessuno possa vivere dei momenti così terribili di paura sconforto e di rischio della propria vita –conclude l’assessore Trimarco- ma miracoli non se ne possono fare!”

Antonio Sica

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