Emergono incongruenze sui dati delle elezioni comunali ad Agropoli, svoltesi nel giugno del 2022 e che hanno portato alla vittoria il sindaco Roberto Mutalipassi. Un numero decisamente importanti di voti che avrebbero portato ad una composizione dell’attuale consiglio comunale differente, considerato che per soli 5 voti non è stato assegnato un consigliere alla lista di Pesce. Il riconteggio delle schede affidato alla Prefettura di Salerno ha fatto emergere differenze importanti tra i voti assegnati e riportati sui verbali delle elezioni ed il numero effettivo delle schede e dei voti ottenuti dalle singole liste in campo nella competizione elettorale. Dati che il ricorrente Raffaele Pesce candidato sindaco della lista Liberi e Forti, ha commentato inizialmente in maniera limitata e con poche parole, seppur forti, dicendosi disgustato, lasciandosi poi andare ad un commento più articolato e analitico.
Secondo quanto emerge pare che, sui verbali della sezione n. 21 sono state effettuate delle modifiche sul numero dei voti che avrebbero poi assegnato 57 voti alla lista di Pesce e 563 alla lista di Mutalipassi. In base al riconteggio delle schede effettuato dalla Prefettura di Salerno e riguardante la sezione 21, pare che tra le liste di Mutalipassi e Pesce ci sarebbero differenze in più ed in meno di circa una 40ina di voti. Alla Lista del ricorrente Pesce dai verbali erano stati assegnati 57 voti ma, all’atto del nuovo conteggio delle schede, è stato accertato che la lista aveva ottenuto 104 voti, quindi 42 in più rispetto a quelli assegnati. Discorso inverso per Mutalipassi che si era visto assegnare con correzione 563 voti ma che, nel riconteggio, è stato accertato l’ottenimento di 521 voti quindi 45 in meno. Le verifiche proseguiranno anche su altre sezioni, ossia la n. 7, la n.13 e la n. 14, su cui il TAR ha chiesto ulteriori accertamento.
“Fino a questo momento, – ha commentato sul suo profilo social ufficiale il consigliere Raffaele Pesce – per serietà, ho usato soltanto termini come “gravi incongruenze”, errori, discrasie. Non ho fatto mai riferimento ad eventuale volontarietà, preordinazione, disegno. Avrei voluto continuare a mantenere questo tono, che si confà al mio convinto garantismo. Sono emerse risultanze che mi inducono a sostenere ben altro! Pertanto, non posso che assicurare a tutti voi, prima che a me stesso che, a prescindere dall’esito del processo amministrativo, si percorreranno tutte le strade che l’ordinamento costituzionale italiano prevede a tutela del voto democratico, della verità e della giustizia.