Agropoli, presentata la nuova campagna “Non fare l’indifferente”

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“Non fare l’indifferente” è la campagna di comunicazione relativa alla raccolta differenziata dei rifiuti, promossa dall’Amministrazione comunale di Agropoli e da Sarim, presentata ieri nell’aula consiliare Di Filippo. L’obiettivo è sensibilizzare a conferire correttamente i rifiuti, nei modi e con le tempistiche stabilite nel calendario di conferimento. Da una fase di osservazione, infatti, si è notato che si sta verificando un uso improprio dell’indifferenziato, con i materiali che vengono conferiti senza separarli correttamente, la nascita di micro-discariche, il mancato rispetto di giorni, orari e modalità di conferimento. In maniera temporanea il gestore Sarim ha predisposto l’uscita giornaliera di un automezzo per la raccolta dei sacchi depositati impropriamente sul territorio per garantire decoro e igiene, ma si tratta di una soluzione non sostenibile a lungo – fanno sapere dal comune – quindi è importante invertire la tendenza e fare bene la differenziata. Per richiamare la cittadinanza al senso civico, incitare al rispetto del calendario di raccolta e promuovere l’utilizzo dell’isola ecologica, verranno quindi attivate una serie di azioni. Tra queste la comunicazione informativa e visiva, materiali informativi per tutte le utenze con un focus sul rifiuto indifferenziato, campagna affissioni capillare sul territorio comunale, contenuti grafici per informare e sensibilizzare via social, aggiornamento sito web aziendale e comunale con contenuti dedicati alla campagna, videoclip tematici, introduzione di “cartellini” verdi, gialli e rossi come sistema visivo per segnalare comportamenti virtuosi o scorretti. Previsto anche un contest estivo denominato “Lido Riciclone” ideato per sensibilizzare attivamente sia i gestori che gli utenti di lidi e stabilimenti balneari sull’importanza cruciale della raccolta differenziata dei rifiuti. «Dobbiamo vedere ogni luogo di Agropoli come se fosse la nostra casa – afferma il sindaco Roberto Mutalipassi –, mai ci immagineremo di sporcare o di non rispettare il posto in cui viviamo noi e dove vivono i nostri figli. Se iniziamo a pensarla così credo che sarà semplice migliorare la percentuale di raccolta. E se ci saranno costi di smaltimento minori sarà possibile anche intervenire con sconti sulla relativa tassa».

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