Non ha ricevuto alcun riscontro alle richieste fatte a settembre in merito all’aggiornamento del Registro Tumori per Salerno e Provincia, l’Associazione Schierarsi Piazza Cilento e Vallo di Diano si rivolge così al Prefetto e ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza dell’Asl e della Provincia di Salerno.
Stigmatizza l’atteggiamento del Gruppo Operativo integrato per la Tenuta del Registro Tumori per Salerno e provincia e dell’Assessore alle Politiche Sociali, Sanitarie e Sicurezza Alimentare della Provincia che, dopo aver fatto trascorrere il termine di 30 giorni stabilito per legge, non hanno fornito alcun riscontro alla domanda di accesso agli atti nella quale si richiedeva copia dei dati aggiornati del Registro agli anni successivi a quelli pubblicati nella Sezione Amministrazione Trasparente dell’ASL Salerno quindi a partire dall’anno 2010 sino ad oggi.
In un territorio in cui continuano a registrarsi casi di tumore non si riesce ancora ad avere dati precisi sui casi e sulle tipologie di malattia che sono state accertate con maggiore frequenza. Dati a cui si potrebbe risalire con una maggiore facilità attraverso un’attività continua di aggiornamento dei registro. Un’analisi attenta dei dati e soprattutto potendo contare su numeri certi, che spieghino anche le tipologie di tumori maggiormente diffuse, possono essere elementi utili per contrastare tali tipologie ed individuare anche le possibili cause. Da qui la richiesta dello scorso settembre.
“Si tratta – dicono dall’Associazione – di un atteggiamento non più sostenibile quello di non rispondere alle istanze che pervengono soprattutto da Associazioni di cittadini e che per quanto riguarda la nostra esperienza sul campo è reiterato e non più giustificabile. Ci siamo rivolti, pertanto, al Signor Prefetto di Salerno ed ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell’Asl Salerno e della Provincia di Salerno per valutare quali provvedimenti intendono adottare per quella che rappresenta una palese violazione dei dettami di una legge dello Stato che, come in questo caso, spesso vengono poco rispettati da Enti e Organismi statali”.