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Sono circa 5mila gli utenti del civico acquedotto di Sala Consilina che hanno diritto al rimborso della cauzione a suo tempo versata, dopo il passaggio della gestione del servizio idrico integrato dal Comune di Sala Consilina a Consac SPA. La somma dei rimborsi dovuti, nel complesso, supera gli 80mila euro. L’elenco, comprendente il codice di Utenza Consac e il codice precedentemente usato dal Comune, è pubblicato sul sito web del Comune di Sala Consilina (http://www.salaconsilina.gov.it/restituzione-cauzione-utenti-civico-acquedotto/) e presso l’Ufficio Tributi. Per consultare l’elenco è necessario quindi disporre del vecchio o del nuovo codice utente, associato a ciascuna utenza idrica.
È disponibile il modulo (http://www.salaconsilina.gov.it/wp-content/uploads/2014/07/rimborso-cauzione-R.pdf) appositamente predisposto, per la scelta delle modalità di pagamento. I cittadini interessati al rimborso sono invitati a indicare le modalità di versamento che può avvenire in contanti, presso l’Istituto di Credito che ha in carico la Tesoreria Comunale; oppure con accredito su conto corrente bancario, con accredito su conto corrente postale o a mezzo assegno circolare. Dal comune di Sala fanno inoltre sapere che eventuali segnalazioni da parte dei cittadini circa errori o omissioni possono essere inoltrate all’Ufficio Tributi, entro il 31 ottobre 2014. Nel caso vi siano posizioni debitorie, da parte degli utenti inseriti nell’elenco, le stesse saranno oggetto di compensazioni totali o parziali con il credito vantato. Giunge così a conclusione dopo 2 anni una vicenda che, al momento del passaggio della gestione idrica integrata dal Comune di Sala Consilina a Consac, aveva generato non poche polemiche. Con l’inizio della nuova gestione nelle case degli utenti di Sala Consilina era arrivata una lettera di Consac nella quale, tra le varie precisazioni, si sottolineava che il Comune di Sala Consilina aveva richiesto alla stessa Consac “di rateizzare l’anticipo fornitura in tre rate uguali”, che sarebbero state comprese nelle prime 3 fatture 2012. La nota di Consac aveva scatenato la reazione del Codacons Vallo di Diano, con in prima linea il responsabile Roberto De Luca, che in qualità di associazione di tutela dei diritti dei consumatori, aveva addirittura presentato al riguardo un esposto alla Procura della Repubblica di Sala Consilina. De Luca aveva fin da subito evidenziato chegli utenti non avrebbero dovuto versare alcun deposito cauzionale a Consac SPA, trattandosi di una successione di contratto ex lege. Anche il il Comitato Acqua Bene Comune, subito allertato, aveva predisposto una missiva in risposta alla richiesta di Consac ed invitato i cittadini a protocollarla al Comune. L’attuale sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, al tempo assessore al ramo, aveva poi chiarito in via definitiva che, secondo la legge, nel passaggio dall’acquedotto comunale alla società Consac gli utenti comunali non avrebbero dovuto versare alcun deposito cauzionale, e che lo stesso comune avrebbe provveduto a risolvere la questione.