{vimeo}358035274{/vimeo}
Il comune di San Pietro al Tanagro emette ordinanza per regolamentare la gestione di cani padronali e randagi. La decisione di emettere il documento assunta dal sindaco Domenico Quaranta, è scaturita a seguito di una situazione indecorosa registratasi in un’abitazione dove, la massiccia presenza di cani, aveva anche provocato un pericolo dal punto di vista igienico sanitario, per la persona che abitava nella casa ma anche per i vicini dato che, l’abitazione in questione si trova in pieno centro.
In attesa di poter intervenire come da legge, il sindaco e il consigliere comunale Andrea Crisci, hanno predisposto un regolamento rivolto a proprietari e detentori di cani, laddove, come si legge nel documento “il detentore è colui che secondo la giurisprudenza, instaura una “una relazione di detenzione” con il cane fornendogli anche non abitualmente del cibo in strada e che la posizione di garanzia assunta dal detentore del cane impone I’obbligo di controllare e custodire I’animale adottando ogni cautela per evitare e prevenire possibili aggressioni a terzi. Nell’ordinanza si legge come, l’iniziativa sia dettata anche al fine di intervenire per prevenire e ridurre il fenomeno dell’abbandono dei cani. Inoltre, pare, siano stati evidenziati da parte di cittadini situazioni di disagio dovuti alla presenza di cani padronali lasciati senza custodia sul suolo pubblico con conseguente creazione di situazioni di pericolo, soprattutto per i più piccoli. Queste ed altre le motivazioni che hanno spinto verso la regolamentazione della gestione dei cani che siano padronali o randagi.
Nel documento, pubblicato sull’albo pretorio del comune di San Pietro al Tanagro, oltre ai divieti e alle imposizioni inerenti la libertà limitata dei cani stessi che devono necessariamente essere accompagnati al guinzaglio e con le dovute attrezzature di sicurezza da parte del proprietario e non possono essere lasciati liberi di vagare sul suolo pubblico, vi sono anche norme adottate al fine di impedire che gli stessi animali possano arrecare disturbo alla comunità. Come l’art, 6 del regolamento che vieta la detenzione di animali da affezione entro il raggio di 100 metri dal centro abitato, qualora gli stessi possano arrecare disturbo alla quiete pubblica nelle ore notturne dalle 22,00 alle 7,00 del mattino.
Anna Maria CAVA



