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Oggi, 7 febbraio, si celebra il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in rete, indetta dalla Commissione europea e giunta quest’anno alla sua XIV edizione. La stessa data è stata scelta in Italia per la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola, dal titolo “Un nodo blu – le scuole unite contro il bullismo” e lanciata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.Un fenomeno in crescita con protagonisti, in veste di vittima carnefice o semplice spettatore, ragazze e ragazzi, in particolare quelli tra i 14 e i 18 anni. La loro vita sui social è stata oggetto di un’indagine da cui è emerso che il 40% degli intervistati dichiara di trascorrere on line più di 5 ore al giorno. Whatsapp si conferma il gigante degli scambi social fra gli adolescenti (80,7%), seguito da Facebook (76,8%) e Instagram (62,1%). Per quel che riguarda Bufale e fake news il 14% degli intervistati dichiara di non controllare mai se una notizia sia vera o falsa. Tre intervistati su 10 (il 29%) hanno messo un “like” ad un post che insultava o criticava aspramente un loro coetaneo; mentre 1 su 10 ha commentato con insulti o criticato “aspramente” un coetaneo sui social network. Quasi 3 ragazzi su 10 (il 28%) di persona non avrebbero usato le stesse parole. Mentre se incontrassero qualcuno che insulta un coetaneo il 14% dei ragazzi non farebbe nulla pensando “non è una cosa che mi riguarda”. E se gli insulti sono rivolti a personaggi famosi, l’11% dei giovani li approva in virtù di una più generale “libertà di esprimere ciò che si pensa”. Il 13% ammette di aver insultato un personaggio famoso on line. Nonostante l’impegno del Ministero in promozione di campagne e azioni educative, interventi di sensibilizzazione per far acquisire agli alunni la consapevolezza delle problematiche connesse al disagio e favorire lo sviluppo di comportamenti prosociali, far riflettere le ragazze e i ragazzi sull’uso consapevole della Rete, il fenomeno non accenna a diminuire. “Il nostro impegno – afferma la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli – non si esaurisce oggi, ma sarà sempre più strutturato. Come prevede anche il ddl per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo recentemente approvato in Senato che mi auguro venga conclusivamente approvato alla Camera e divenga quindi legge dello Stato”.