1992 – 2022, la lunga storia del Boccia Club “San Giacomo” di Schmerikon (Svizzera)

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1992 – 2022, trent’anni di storia per il Boccia Club San Giacomo di Schmerikon in Svizzera. Ha festeggiato quest’anno il bel traguardo di tre decenni dalla fondazione. Per l’occasione una grande festa: tra cibo, musica e sport, è stata celebrata una storia lunga di emigrazione e integrazione.

Sì, perché la comunità di Monte San Giacomo a Schmerikon è parte integrante della cittadina e infatti italiani e svizzeri insieme hanno festeggiato l’anniversario. Al centro della festa c’era un torneo amichevole internazionale di bocce a cui dall‘Italia ha partecipato la Bocciofila Valdianese.

Una festa sentita a cui hanno voluto partecipare anche le comunità sangiacomesi tedesche e statunitensi con loro rappresentanze. E non poteva mancare quella da Monte San Giacomo, semplici cittadini che hanno voluto esserci, alcuni per ritrovare amici e parenti e altri per la prima volta spinti dal desiderio ti toccare quella realtà che sa far parlare di sé. Se l’associazionismo italiano all’estero è promozione dell’italianità, conservazione del senso di appartenenza e del legame con l’Italia e i paesi di origine, il Boccia Club San Giacomo è tutto questo.

È una storia lunga e profonda di emigrazione, che parte molto prima di 30 anni fa. I primi sangiacomesi in quella zona arrivarono negli anni 60 del secolo scorso e qualche anno più tardi, negli anni 80, un gruppo di amici intuì quanto fosse fondamentale avere un luogo fisico in cui ritrovarsi. Iniziò così la realizzazione di un sogno: i primi contatti con l’associazione Cantonale di Bocce, con le autorità locali che assicurarono il terreno su cui edificare. E iniziarono a costruire dedicando a quel sogno il loro tempo libero, ai lavori collaborarono anche gli svizzeri. Fin dal primo momento l’idea era che il nuovo Club, fondato da Italiani, dovesse essere un luogo d’integrazione tra Italiani e Svizzeri. E questo proposito si è avverato. Con tanta caparbietà e tanti sacrifici tirarono su il bocciodromo intorno al quale oggi, 30 anni dopo, ruota una bella realtà: con bar, ristorante, campi da gioco, un punto d‘incontro per le famiglie, un punto di riferimento per gli appassionati di bocce. Si promuove, anche attraverso la cucina, il patrimonio e la cultura italiana e sangiacomese  parallelamente ad iniziative sportive.

È stato raccontato durante la festa quanto forte è stato il bisogno di ritrovarsi e di stare insieme, non perdere il senso di appartenenza a quel paese dovettero lasciare per necessità. E hanno ringraziato la terra che li ha accolti e ha contribuito a realizzare quel sogno avendone compreso appieno ciò che rappresentava. La condivisione dei codici culturali, lingua e usanze, è un elemento aggregante per le comunità che vivono all’estero, la promozione dello sport, nel caso del Boccia Club San Giacomo, è stata una giusta intuizione per tenere coinvolte anche le giovani generazioni che oggi si ritrovano impegnate, molto spesso con successo, in gare ed eventi contribuendo a portare in alto il nome di Monte San Giacomo.

Per ciò che hanno saputo realizzare i soci fondatori e per come, chi è venuto dopo, lo sta portando avanti, con orgoglio e dignità possono andare in giro a definirsi sangiacomesi nel mondo.

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