Vallo di Diano, Operazione Carabinieri: 7 arresti per smaltimento illecito di rifiuti tossici

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Maxi operazione dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina guidata dal Capitano Paolo Cristinziano che, all’alba di questa mattina ha dato esecuzione a 17 misure cautelari nei confronti di altrettante persone tutte residenti nel Vallo di Diano. Arresti che, però, riguardano due distinte operazioni condotte dagli uomini del Capitano Cristinziano, una delle quali effettuata in collaborazione con la Guardia di Finanza. Operazioni che hanno portato all’esecuzione di 52 ordinanze disposte dalla Procura della Repubblica di Potenza e che, questa mattina, sono state illustrate presso la procura della Repubblica di Potenza in collegamento con il Procuratore Nazionale Antimafia Dott. Cafiero De Raho.

Dalle indagini è emerso un forte coinvolgimento del Vallo di Diano con 17 persone arrestate di cui 7 coinvolte in un traffico e sversamento illecito di rifiuti, operazione legata ad indagini partite nel 2019 quando fu individuato un autocarro che trasportava liquido tossico in due cisterne e, successivamente, a seguito controllo, sono state individuate altre cisterne contenenti il liquido anche nell’azienda di Sant’Arsenio. Successive indagini avevano poi portato i militari dell’arma a controllare un’altra azienda sita nella Zona Industriale di Polla sempre per smaltimento illecito di rifiuti tossici.

Nell’ambito di tale indagine, collegata poi anche con l’altro filone che ha portato all’arresto di altre 45 persone, sono 7 le persone destinatarie di misura cautelare 3 residenti a Sant’Arsenio di cui uno in carcere e domiciliari per gli altri due di cui uno originario di Padula, 1 di Sassano, 1 di Padula, 1 di San Pietro al Tanagro e 1 di Sala Consilina raggiunto dalla misura cautelativa di obbligo di dimora a Sala Consilina.

 

Come abbiamo ascoltato quindi, l’area del Vallo di Diano era stata individuata, secondo quanto riportato dai carabinieri come nuova zona per allargare il raggio d’azione del clan casertano nell’ambito dell’attività di illecito sversamento di rifiuti. Pare che la ricerca fosse in particolare indirizzata verso aree facilmente raggiungibili. L’operazione è stata finalizzata ad evitare che il Vallo di Diano terra al momento incontaminata, possa trasformarsi nella nuova terra dei Fuochi, visto anche il coinvolgimento del Clan dei Diana, già coinvolte in analoghe operazioni di smaltimento illecito di rifiuti provenienti dal Nord Italia nel casertano.

 

Anna Maria CAVA

 

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